OBAMA INAUGURA IL MUSEO DI STORIA AFROAMERICANA

Tra pochi giorni, il 24 settembre prossimo, il presidente Obama inaugurerà il Museo nazionale della storia e della cultura afro-americana (Smithsonian National Museum of African American History and Culture), che sorge sulla Constitution Avenue di Washigton DC, accanto al Museo nazionale di storia americana e all’obelisco Washington Memorial.

Il progetto dell’edificio poggia su tre elementi fondamentali: la forma a corona; l’apertura al paesaggio circostante; la pelle in filigrana di color bronzo (foto Alan Karchmer)

 

Sarà uno degli edifici simbolo degli Stati Uniti, che offrirà la prima ricostruzione completa e impietosa delle violenze subite dai neri e del razzismo dei bianchi d’America. Il museo, progettato dall’architetto afroamericano David Adjaye, ospiterà gallerie espositive, spazi amministrativi e teatrali e l’archivio della collezione dell’Hmaahc. Compito di Adjaye era stabilire un rapporto significativo tra il luogo e l’eredità afroamericana degli Stati Uniti.

L’edificio si sviluppa su cinque piani, tre interrati e due fuori terra e ha una superficie di 39mila metri quadrati (foto Alan Karchmer)

 

Il progetto dell’edificio poggia su tre elementi fondamentali: la forma a corona; l’apertura al paesaggio circostante; la pelle in filigrana di color bronzo.

L’edificio si sviluppa su cinque piani, tre interrati e due fuori terra e ha una superficie di 39mila metri quadrati. Il secondo piano interrato dell’edificio è dedicato al periodo storico che va dalla schiavitù all’emancipazione, mentre il primo e le rampe che portano ai piani superiori riguardano gli anni dalla segregazione ai giorni nostri. I piani secondo e terzo sono invece dedicati alla comunità e alla cultura afroamericana.

L’intero edificio è avvolto in un reticolo di 3600 lastre di alluminio color bronzo, i cui elementi possono essere modulati per controllare la quantità di luce e la trasparenza verso l’esterno (foto Alan Karchmer)

 

All’interno dell’edificio i visitatori saranno guidati in un percorso storico ed emozionale caratterizzato da ampi spazi liberi illuminati dalla luce naturale e da una gamma di colori in base ai materiali scelti: calcestruzzo, legno e vetro.

Al piano interrato, l’atmosfera contemplativa e monumentale viene illuminata da una luce diffusa proveniente dall’alto.

Trentaseimila gli oggetti e le foto esposti in mostra.

L’intero edificio è avvolto in un reticolo di 3.600 lastre di alluminio color bronzo, i cui elementi possono essere modulati per controllare la quantità di luce e la trasparenza verso l’esterno. L’ingresso del museo da sud è formato da un portico, che colma il divario tra interno ed esterno, e da una fontana centrale. La parte inferiore della copertura del portico è inclinata verso l’alto, per permettere il riflesso dell’acqua in movimento al di sotto. La copertura crea anche un microclima in cui le brezze si combinano con le acque di raffreddamento, con un effetto benefico nella calura estiva.

Per realizzare il museo, che fu autorizzato da George W. Bush tredici anni fa, ci sono voluti più di sette anni e un investimento di 504 milioni di dollari.

sezione 1:200 del lato lungo dell´edificio (©Freelon Adjaye Bond)

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