Presentato ieri in Campidoglio il masterplan definitivo dell’area romana di Tor di Valle, dove potrà sorgere il nuovo stadio della Roma e il business park Tor di Valle disegnato da Studio Libeskind.
Su una superficie di oltre 100 ettari, in precedenza sede dell’ippodromo di Roma, il business park di 287mila metri quadrati è sviluppato da Eurnova Srl di Luca Parnasi.
L’intervento è parte di un piano generale più ampio ideato da Studio Libeskind in collaborazione con lo Studio Meis Architects di New York che comprende stadio, strutture di allenamento, edifici per uffici, low rise e hi-rise, negozi, ristoranti e cinema. Il masterplan prevede un distretto urbano sempre attivo, collegato al centro storico di Roma con importanti ammodernamenti alla mobilità pubblica e privata.
«Realizzare un contributo architettonico per la Città Eterna è un’opportunità preziosa» ha affermato Daniel Libeskind. «Roma avrà un business park di livello internazionale collegato allo stadio, un quartiere vivace e sostenibile per questa antica città che guarda alle sfide della contemporaneità».
Il progetto per il business park è formato da tre torri che dialogano l’una con l’altra in stretto rapporto volumetrico. Disposte in una composizione a triangolo intorno una piazza porticata di circa 3mila mq, con verde e specchi d’acqua che riflettono la verticalità dei volumi. La piazza è collegata a una promenade commerciale che dalla rinnovata stazione di Tor di Valle (progetto ABDR) conduce al nuovo stadio della Roma.
Le tre torri, di altezza variabile fino alla quota massima di circa 220 metri, emergono da un podio a tre piani con un tetto verde che ospiterà servizi come palestre e ristoranti. Le torri sono rivestite da una texture di pannelli opachi e trasparenti che movimentano le facciate e creano un’estetica comune ai tre edifici. All’interno di ogni torre uno o più spazi panoramici multipiano, utilizzabili per eventi e svago e concepiti come serre bioclimatiche con vegetazione e alberi di alto fusto che contribuiranno anche alla ventilazione, purificazione e climatizzazione degli ambienti.
La Torre Uno in particolare, destinata ad ospitare la sede di un’importante società italiana, è il fulcro dell’intera composizione. Il suo disegno presenta due giardini verticali sui lati opposti della torre, uno sulla metà inferiore e l’altro ai piani superiori. Con il suo nucleo centrale, la torre prevede uffici studiati per essere efficienti, mentre le zone giardino multi-livello permettono di creare spazi di lavoro aperti e più flessibili.
Il nuovo distretto di Tor di Valle sarà poi completato da una serie di edifici low-rise per uffici, con metrature comprese tra 5mila e 15mila mq, e saranno interamente disegnati da architetti italiani.
Progettato da Dan Meis in acciaio e vetro con una copertura in vetro e teflon, il nuovo stadio della Roma (ingegnerizzazione Arup), collegato alla città dalla Metro B, dalla ferrovia Roma-Lido e con una dotazione di 10.000 posti auto, avrà una capacità di 52.500 posti a sedere.
Il progetto di paesaggio è di Andreas Kipar/gruppo LAND; lo studio dei flussi e dei sistemi di mobilità è stato affidato a Systematica; il rinnovo della stazione ferroviaria/metropolitana di Tor di Valle è di ABDR Architetti Associati.
Il dossier presentato ieri prevede un investimento complessivo intorno ai 2 miliardi di euro, di cui 450 per la costruzione del nuovo stadio, con un’occupazione diretta di 7.500 persone per le fasi di costruzione e di quasi 5.000 addetti a piano ultimato, quando tutte le funzioni saranno a regime.