Commissionato nel 2007 e completato nel 2013, Interlace, il villaggio verticale di 170.000mq e 1040 unità abitative a Singapore, è stato proclamato “World Building of the Year 2015” al World Architecture Festival.
Progettato dagli studi OMA e Büro Ole Scheeren, Interlace si presenta come una rete intricata di spazi sociali e residenziali intrecciati con l’ambiente naturale.
foto©Iwan Baan |
La verticalità delle nuove tipologie abitative della città, sviluppate con gruppi di torri isolate, è stata qui risolta in orizzontale: 31 blocchi di sei piani sviluppati ciascuno su 70 metri di lunghezza, organizzati creando una diversificata gamma di aree di attività, con l’intento di ripristinare il concetto di comunità, questione centrale nella società di oggi.
Passaggio da torri isolate verticali a una struttura orizzontale |
La disposizione dei blocchi crea quatto principali “superlivelli” con tre picchi di 24 piani. Gli altri superlivelli vanno dai 6 ai 18 piani per formare una geometria a scale che riprende la topografia naturale del paesaggio.
In parte appoggiati, in parte sospesi, i condomini sono disposti in modo tale da formare otto grandi spazi aperti e una moltitudine di ambienti interni ed esterni, privati e pubblici. La disposizione dei blocchi determina anche una maggiore entrata della luce e dell’aria nelle corti, nelle abitazioni, nei corridoi e negli atrii, riducendo l’utilizzo di energie ad alto impatto ambientale.
foto©Iwan Baan |
Il complesso edilizio genera uno spazio di esperienza collettiva all’interno della città e riunisce il desiderio di privacy individuale con un senso di stare insieme e vivere in comunità.
La Central Square, la Theatre Plaza e il Water Park occupano le corti centrali e contengono alcuni servizi come sale giochi, un teatro, sale karaoke, una palestra, sale lettura, una piscina di 50m e un solarium, una piscina per bambini e famiglie mentre The Hills e Bamboo Garden forniscono zone ombreggiate (grazie alla particolare disposizione dei condomini) per picnic e giochi all’aperto. Waterfall, Lotus Pond e Rainforest Spa le altre piazze degli otto cortili principali, fornite di aree barbecue, campi da tennis, orti biologici, zone per gli animali domestici e altre piscine. Tutt’intorno alla struttura è stata creata una pista da corsa che connette i cortili interni con le attività che vi si svolgono fuori.
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Il percorso pedonale primario porta i residenti dall’ingresso alle corti per mostrare subito la caratteristica comunitaria della struttura. Un sistema di percorsi pedonali secondari indirizza i cittadini dalla zona comune a quella privata del proprio edificio.
Impilando i diversi condomini, il progetto genera una moltiplicazione di superfici orizzontali popolate da ampi giardini pensili e terrazze panoramiche che creano un´area verde maggiore rispetto alla dimensione del sito non costruito. Ampi balconi e terrazze formano così un paesaggio verticale che crea un tuttuno con gli spazi aperti tra i volumi. Il progetto non appare così solo circondato dalla vegetazione tropicale ma immerso in essa.
La viabilità è organizzata in un unico piano sotto il livello del suolo che riceve luce e aria grazie ad aperture a cielo aperto. Qui sono state inserite aree verdi che collegano visivamente questi spazi alla parte superiore.
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