Paris 2024, Casa Italia si insedia a Le Pré Catelan

Per accogliere atleti e ospiti alle Olimpiadi di Parigi 2024, il Coni ha scelto Le Pré Catelan, un edificio in stile Napoleone III nel Bois de Boulogne, dove la sera del 23 giugno 1894 si svolse la cena inaugurale dei Giochi Olimpici moderni voluti da Pierre de Coubertin.

Trascurando Liberté e Egalité, delle tre parole d’ordine della Rivoluzione Francese il nostro Paese ha scelto la meno impegnativa – Fratellanza – come tema della propria presenza in terra di Francia.

Il complesso allestimento della villa, nel concept di Lorenzo Pellicelli (Coni) e Beatrice Bertini, sviluppa il tema con una straordinaria convergenza di arte, architettura e design italiani, con le opere di 19 artisti e 32 designer di fama internazionale per 11 aziende del design italiano.

Oltrepassata la sicurezza, gli ospiti vengono accolti in giardino dall’opera Sacral di Edoardo Tresoldi (ph. ©Pietro Savorelli).

 

Il percorso espositivo, curato da Beatrice Bertini e Benedetta Acciari, si apre nel giardino della villa, con una grande scritta ‘Italia’ uguale a quella da anni presente nel Giardino delle Vergini all’Arsenale di Venezia. Alle sue spalle il volume specchiante del padiglione accrediti, che riflette e amplifica il bosco circostante e, proseguendo, l’installazione Sacral di Edoardo Tresoldi, varco del monumentale viale alberato – opera dello studio Natura e Architettura e valorizzato dall’illuminazione di Massimo Pascucci – che conduce alla villa.
Qui, l’allestimento interno curato dallo studio It’s Architettura si sviluppa come un sistema di ‘stanze nelle stanze’, dalla Galleria al volume cilindrico della Celebration Room, all’interno avvolto da schermi (a cura di InformaSistemi) che alle immagini sportive alternano opere d’arte digitali, immagini del Bel Paese e altri contenuti multimediali.

 

Tessuti Rubelli semitrasparenti per l’ingresso della Galleria. Sopra il divano Sherazade di Francesco Binfarè per Edra, l’opera il Tappeto Volante realizzata dal collettivo Stalker, insieme alla comunità curda esule a Roma, un gruppo di architetti attivisti, in cui 41.472 corde di canapa con terminali di rame riproducono le muqarnas del soffitto della Cappella Palatina di Palermo (ph. ©Pietro Savorelli).

 

Sempre nella Galleria, le opere di Julie Polidoro ‘Tutti i Paesi Grandi Uguali’, ‘Tra me e te l’infinito inesistente’ dell’artista concettuale Vincenzo Agnetti e la poltrona ‘Up’ di Gaetano Pesce (ph. ©Pietro Savorelli).

 

Segue l’area lounge con il bar (design di interni di Atelier Bianca Elena Patroni Griffi), caratterizzata da una lunga vetrata perimetrale che separa l’interno dal giardino, e la sala Milano-Cortina 2026.

 

L’area lounge sfuma i confini tra interno e esterno. In primo piano, seduta e panca in legno massiccio di Riva 1920 e, al centro, la colonna ‘Serendipity’ di Paolo Delle Monache (ph. ©Pietro Savorelli).

 

Percorrendo una scala monumentale, il percorso tocca poi l’ammezzato, con belle viste sul giardino e sull’opera di Tresoldi, e il piano nobile, in gran parte destinato alle sale più private Hospitality, alla lounge atleti e alla sala ovale per le riunioni.

 

La scala che conduce al piano superiore (ph. ©Pietro Savorelli).

 

Elemento di coesione del lungo itinerario artistico è la luce, curata da Fabertechnica di Marco Frascarolo.

 

La stanza ovale della sala riunioni, con il tavolo ‘Allure O’ e le poltroncine ‘Flair O’ di Monica Armani per B&B Italia. Le colonne colorate composta di fili di lana sono l’opera ‘Il Giardino perduto’ di Matteo Nasini (ph. ©Pietro Savorelli).

 

Gli artisti di Casa Italia: Vincenzo Agnetti, Marco Bernardi, Giovanni Bonotto, Sergio Breviario, Claire Fontaine, Paolo Delle Monache, Alberto Di Fabio, Agostino Iacurci, Francesco Jodice, Margherita Moscardini, Matteo Nasini, Gabriele Picco, Julie Polidoro, Riccardo Previdi, Edoardo Tresoldi, Marinella Senatore, Stalker, Patrick Tuttofuoco, Fabio Viale

I designer e le aziende: Francesco Binfaré, Fernando e Humberto Campana, Jacopo Foggini, Masanori Umeda per Edra, Marco Lavit, Patrick Norguet, Marcello Ziliani per Ethimo, Mario Bellini, Piero Lissoni, Patricia Urquiola per B&B Italia, Tokujin Yoshioka per Glas Italia, Ron Arad, Tord Boontje, Sebastian Herkner, Marc Thorpe per Moroso, Brodie Neill per Riva 1920, Antii Kotilainer e Metrica per Arper, Monica Armani, Antonio Citterio, Gaetano Pesce, Michael Anastassiades, Achille e Pier Giacomo Castiglioni,  Jasper Morrison, Barber & Osgerby, Marcel Wanders per Flos, Ronan e Erwan Bouroullec per Mutina, De Pas – D’Urbino – Lomazzi, Ettore Sottsass, Superstudio per Poltronova, Formafantasma, Nava+Arosio per Rubelli.

 

Un vista del giardino che confina con la lounge (ph. ©Pietro Savorelli).

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