Passato moderno

Nel 1934 Alziro Bergonzo, da poco laureato in architettura al Politecnico di Milano ma già vincitore del concorso per la Casa dei Balilla a Bergamo, ebbe l´incarico dal Cav. Francesco Moscheni, finanziatore dell´opera, di far erigere un “grandioso fabbricato” da adibire a sede dell´Opera Nazionale Balilla (O.N.B.). L´edificio, alto circa 11 metri, venne costruito prevalentemente in muratura di pietra cavata in loco. L´impiego del ferro fu limitato per via delle restrizioni autarchiche alle importazioni di materie prime; l´uso del cemento armato fu consentito negli architravi delle finestre. Nel dopoguerra l´edificio venne utilizzato esclusivamente come sala per rappresentazioni cinematografiche e teatrali, subendo mutamenti per adeguamenti funzionali e normativi. L´ultimo utilizzo dell´edificio fu quello di ufficio postale.

Seguirono lunghi anni di abbandono durante i quali si discussero diverse ipotesi progettuali, molte delle quali prevedevano la demolizione del fabbricato.

Nel 2005 é stato affidato a Gritti Architetti un piano integrato di intervento destinato a riconfigurare il centro civico di Nembro. Obiettivo principale dell´intervento quello di ritessere la trama di relazioni che univa originariamente gli edifici e gli spazi aperti realizzati a partire dal 1934. A Bergonzo infatti si devono, oltre al “Modernissimo”, anche i progetti per la Piazza Littorio (ora della Libertà) e per il suo fronte meridionale, la casa del Fascio, ora sede municipale.

Lo scopo era quello di ottenere una qualitá architettonica e urbana integrale che potesse connettere tra loro anche altri interventi significativi recentemente realizzati: la Biblioteca civica (Archea), il ponte ciclo-pedonale sul fiume Serio (Dap Studio), la piazza del mercato e la nuova autorimessa pubblica (concept di Italo Rota).

Al centro del programma urbanistico si colloca con evidenza il potenziamento delle connessioni pedonali che favoriranno la relazione tra il nucleo storico e la nuova fermata della Tramvia Elettrica Bergamasca attraverso il nuovo centro civico.

Il programma ha promosso il potenziamento degli spazi e delle attrezzature di interesse pubblico (un auditorium da 300 posti, la piazza pubblica, un´autorimessa interrata) e insieme la realizzazione di un complesso privato a destinazione residenziale con galleria commerciale. L´intero intervento rinnova la dialettica tra progetto e preesistenze, ricercando al contempo superiori motivi di integrazione nei luoghi urbani. Elemento qualificante dell´intervento è senza dubbio il recupero del “Modernissimo”, il complesso progettato da Alziro Bergonzo nel 1934 e inaugurato l´anno successivo.

nelle foto, alcune immagini dei nuovi interni dell´Auditorium disegnati da Gritti Architetti

 

 

© 2020 IoArch. All Rights Reserved.

Scroll To Top