Dai social network all’aiuto concreto: mentre prosegue il conflitto in Ucraina, la pagina Instagram @putinpeace che continua a raccogliere opere d’arte e generosità da tutto il mondo, lancia dall’1 al 10 aprile Peace of Art, asta benefica online in collaborazione con Catawiki, a favore di Fondazione Cesvi, organizzazione umanitaria impegnata nell’assistenza ai rifugiati nelle zone di confine.
Dallo scorso 25 febbraio, allo scoppio del conflitto, in molti hanno aderito a @putinpeace tra artisti visivi e video, fotografi, art director, un urlo compatto da nazioni diverse.
Con un’unica avvertenza: “The gallery will close when the war is over”.
I tre fondatori (Fabrizio Spucches – Catania 1987, Andreana Ferri – Livorno 1992, Umberto Cofini – Padova 1993), hanno affiancato il progetto social con azioni concrete: Spucches ha intrapreso un viaggio nelle zone di guerra, incontrando persone, rifugiati, associazioni umanitarie, volontari, raccogliendo testimonianze nei centri di accoglienza e sui mezzi in fuga, dando il benvenuto in UE, offrendo ogni aiuto e sostegno laddove possibile.
Con il materiale raccolto ha condiviso tramite la pagina instagram @putinpeace un racconto permettendo ai cittadini ucraini di non sentirsi soli e, a noi, di partecipare al dramma che si sta consumando attraverso gli occhi delle molte persone ritratte.
Lo stesso per Umberto Cofini, che ha intrapreso il viaggio con Francesco Perruccio.
Tra gli autori che hanno aderito al progetto, per il momento ma la lista è in continuo aggiornamento, e che doneranno le opere in asta: Pavlo Makov (l’artista ucraino che rappresenterà il Padiglione nazionale alla Biennale di Venezia) con SergiyZhadan, OlivieroToscani, Jean-Charles De Castelbajac, TvBoy, Goldschmied & Chiari, Giorgio Galimberti, Lady Tarin, Orticanoodles, Giuseppe Veneziano, Ludovica Bastianini, MerleGoll.
L’intero ricavato dell’asta Peace of Art – che si svolgerà su katawiki – verrà devoluto a favore di Fondazione Cesvi, presente in Ungheria a Záhony e in Romania a Sighet per supportare i rifugiati attraverso l’accoglienza alle frontiere, offrendo spazi sicuri in cui garantire protezione, servizi essenziali, assistenza legale, riposo e gioco, soprattutto per mamme, bambini, anziani e persone con disabilità.
Inoltre, in collaborazione con i partner europei di Alliance 2015, continua a essere presente in Ucraina per assistere gli sfollati garantendo aiuti umanitari e kit medici.