Un progetto di valorizzazione del territorio

Il percorso collinare Nomi-Val-Servis costituisce un esempio di valorizzazione del patrimonio naturale e agricolo con l´uso di materiali locali e tecniche tradizionali. Partendo dalla constatazione del progressivo abbandono delle attività agricole e del conseguente degrado dei manufatti esistenti – strade, muri di sostegno, edifici rurali tradizionali – l’obiettivo dell´intervento affidato allo studio Leoni & Leoni era il recupero e la valorizzazione del paesaggio agricolo da svolgersi attraverso la riqualificazione di tutti i percorsi di accesso ai poderi con i relativi manufatti di contenimento, nonché la valorizzazione paesaggistica degli elementi di pregio storico o ambientale.

Cartografia dell´intervento

L’intervento ha riguardato un’area collinare nel comune di Nomi lungo un percorso che si snoda per circa tre chilometri dalla sommità dell’abitato fino alla località Servis. Sono stati predisposti interventi di carattere ordinario e straordinario in base alle condizioni dell’esistente tracciato stradale, eseguendo operazioni di rettifica e allargamento dei tratti di maggiore pericolosità, ridefinizione delle rampe a monte e a valle, messa in sicurezza dei tornanti, pulizia e ripristino dei muri a secco e costruzione di nuovi muri di contenimento dove crollati, riconfigurazione dei sistemi di scolo delle acque meteoriche nonché del fondo e manto stradale.
Particolare attenzione è stata posta nella lavorazione dei muri a secco in pietra procedendo allo studio delle tecniche tradizionali e alla formazione delle maestranze di cantiere.
La scelta delle tecniche costruttive e dei materiali – tutti legati alla tradizione rurale e per quanto possibile recuperati direttamente in loco – è stata orientata alla minore invasività dell’intervento e al massimo rispetto della natura.

Pianta del padiglione

In un punto panoramico posto in località Val, con vista sulla valle dell’Adige, sono stati realizzati una terrazza semicircolare con struttura in acciaio verniciato finitura cor-ten e sedute in legno di frassino, sovrastata da un padiglione in legno di recupero costruito con le tavole di larice massiccio di un preesistente manufatto abusivo.

Il padiglione (ph © Calabrese)

Il padiglione esalta la naturale predisposizione panoramica del luogo e la sua forma prismatica divergente inquadra la vista sul territorio punteggiato da numerose testimonianze storiche, da Castel Breseno alla rocca di Calliano fino alle rovine del Castello di Nomi.

Sezione del padiglione

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