Mercoledì 20 maggio Pinuccio Sciola sarà alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano con una lezione gratuita e aperta a tutti dal titolo Suoni, Segni, Sogni: il paesaggio raccontato dalle pietre.
Pinuccio Sciola (San Sperate, CA, 1942) è uno dei più significativi artisti e scultori europei. Al suo attivo numerose collaborazioni con architetti di fama internazionale.
Dopo il Liceo Artistico di Cagliari Sciola frequenta il Magistero d’arte di Firenze e, dal 1965, l’Accademia Internazionale di Salisburgo dove segue i corsi di Kokoscha, Kirchner, Vedova e Marcuse. In questo stesso periodo compie viaggi studio in molte delle maggiori città e dei musei d’Europa e conosce Manzù, Sassu, Moore, Wotrube. Nel 1967 trascorre un anno in Spagna per studiare all’Università della Moncloa a Madrid e l’anno successivo è a Parigi. Tornato in Sardegna avvia, nel suo paese natale, l’importante esperienza artistica e sociale dei murales, che trasformeranno San Sperate in autentico “paese museo” e, nel 1973, si reca a Città del Messico, dove lavora con il grande muralista Alfaro Siqueiros.
Sin dal 1960 Sciola espone le sue opere in mostre sempre più importanti: nel 1976 la Biennale di Venezia, nel 1984 la Rotonda di Besana e Piazza degli Affari a Milano; nel 1985 la Quadriennale di Roma e, fra l’86 e l’87, una grande mostra itinerante tocca le più importanti città della Germania. Negli anni ’90 le sculture di Sciola sono esposte nel Parco del Castello di Ooidonk in Belgio, nel Palace Trianon di Versailles e nel Parco del Centro Kunst Project di Barndorf Bei Baden, presso Vienna. Nel 1996 nascono le Pietre sonore, esposte per la prima volta nel 1997 a Berchidda, in Sardegna.
Nel 2000 sue opere sono sia all’Expo di Hannover sia all’Havana. Nel 2002 il Müvészet-Malom Szentendre di Budapest dedica all’artista una grande mostra antologica e, agli inizi del 2003, Sciola inizia una collaborazione con Renzo Piano, che sceglie una imponente Pietra sonora per il Parco della Musica a Roma.
Nell’estate dello stesso anno l’artista espone una nuova serie di monumentali sculture sulla piazza della Basilica Inferiore di Assisi. Sempre nel 2003 è presente con le sue opere monumentali allo spazio Thetis di Venezia e nel 2004 inaugura una grande personale in Lussemburgo. Nel 2006 nel contesto di Villa delle Rose realizza Impianto Sonoro Scolpito, un percorso che propone l’arte e il suono delle Pietre sonore sotto forma di installazione interattiva. Nel 2008 Sciola ricopre con i Semi della Pace il sagrato della Basilica di San Francesco ad Assisi. Nel 2011 all’Istituto italiano di Cultura a Madrid inaugura l’esposizione Città sonore. Nel 2012 espone a Cagliari un “omaggio a Gaudì-Nostone” con le opere in ferro all’interno della Basilica di San Saturnino.
L’11 luglio 2012 il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano lo nomina Commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana. Nell’aprile del 2013 le opere dello scultore arrivano all’Italian Center di Shanghai: la mostra La Verità dei Materiali sarà visitabile fino al 2015.
Nel 2014 Sciola è scenografo, presso il Teatro Lirico di Cagliari, della Turandot di Puccini. Sempre nel 2014 ritorna allo spazio Thetis di Venezia.
Sciola è presente oggi con le sue opere in numerose collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero.
Suoni, Segni, Sogni: il paesaggio raccontato dalle pietre, conferenza di Pinuccio Sciola
Dove Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano, Scuola di Architettura e Società, Via Ampere 2, Milano, Aula Q1 (primo piano)
Quando mercoledì 20 maggio 2015, ore 10.00
Ingresso aperto e gratuito fino a esaurimento dei posti.
L’incontro è organizzato da Carlo Ezechieli nell’ambito del Corso Integrativo di Progettazione del Paesaggio, seminari tecnico-scientifici, Laboratorio di Progettazione Architettonica I – Laurea Magistrale in Architettura
Prof. Marco Bozzola, Prof. Carlo Ezechieli, Prof. Renzo Rosso, con Corin Bombarda, Shirin Bonera, Valentina Burgassi, Gabriele Confortòla, Ilario Nicolò, Mirko Noris
Politecnico di Milano, Dipartimento di Architettura e Studi Urbani
In collaborazione con
isisuf – istituto internazionale di studi sul futurismo