Ha da poco ricevuto il Deep Renovation & Design Awards dal Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali per la categoria “complessi oggetti di ristrutturazione”, nella sezione da 5.000 a 30.000 mq.
Si tratta del centro commerciale Centro*Arezzo Coop.fi.
Su incarico di Unicoop Firenze lo studio milanese Piuarch ha progettato e messo in opera una profonda riqualificazione estetica e funzionale del complesso, che era stato aperto nel 1988, quando la logica dei centri commerciali era quella del “mall”, galleria di negozi posti di fronte all’ipermercato considerato il principale motivo di richiamo del pubblico (e per questo considerato dagli addetti ai lavori la “locomotiva” del centro.
Oggi invece la funzione attrattiva dei centri commerciali dipende essenzialmente dalla loro capacità di trasformarsi in centri di socialità e di svago il più possibile integrati nella città; acquistano così maggiore importanza le food court dove si concentrano le attività di ristorazione, mentre i percorsi interni tendono ad assomigliare alle strade cittadine, con punti di sosta e di riposo.
Sulla base di queste considerazioni il progetto dello studio Piuarch, che ha riguardato l’architettura e gli interni, ha completamente modificato l’identità del centro e la relazione con l’ambiente circostante.
Dal punto di vista formale l’edificio si caratterizza per due elementi: la forma del cerchio, motivo cardine del logo Coop, che prende forma a partire dall’involucro, la cui fascia superiore è avvolta da un nastro continuo in vetroresina di colore bianco definito da aperture circolari di diametro variabile tra i 20 e i 50 cm, e che ispira i percorsi interni, ora fluidi tra spazi commerciali e aree di sosta e di intrattenimento; e il volume verticale, anch’esso con aperture circolari, che segnala da lontano la presenza dell’edificio e che si richiama alle torri medievali del centro storico toscano.
Il tema della griglia forata prosegue anche all’interno, sviluppandosi nelle porzioni di soffitto delle gallerie commerciali, strutturate sull’idea della strada e della piazza, secondo una naturale prosecuzione dell’articolazione del tessuto urbano di Arezzo.
Le scelte impiantistiche e qualitative sono ispirate ai principi della sostenibilità, anche con il ricorso a materiali provenienti in parte da materie prime di riciclo e facilmente riciclabili una volta giunti al fine vita.
Da sottolineare che dal punto di vista immobiliare le performance dell’edificio sono un fattore di successo decisivo perché si trasformano in minori spese per i tenants che intendono aprirvi le proprie attività commerciali.