Positivamente controtendenza, intervista con MAD

MIPIM Awards 2013: Carlo Ezechieli intervista Ma Yansong

MAD Architects è il primo studio di architettura cinese incaricato di grandi opere di architettura all´estero. Ma Yansong, titolare e fondatore di MAD, ha incominciato ad essere noto a livello internazionale dopo aver vinto il concorso per le Absolute Towers, due torri residenziali a Mississauga, nei pressi di Toronto, la sesta città del Canada. Un´opera originale, emblematica e di successo immediato. Temi come natura, paesaggio e ecologia – ricorrenti nel dibattito attuale – sono al centro del lavoro di Yansong, ma la sua interpretazione è particolarmente originale e felicemente controtendenza. Rispetto al tema ormai logoro di una “sostenibilità” di matrice fondamentalmente funzionalista ed esclusivamente basata sulla tecnica, Ma Yansong contrappone termini ormai quasi in disuso, ma di primaria importanza, come cultura, emozioni, bellezza. Le Absolute Towers erano quest´anno candidate ai Mipim Awards per la categoria residenziale. Non sono risultate vincitrici (questo malgrado il mio voto). Ciononostante, la cerimonia di premiazione dello scorso marzo ha offerto, come sempre, un ragguardevole panorama sulle principali attività architettoniche e immobiliari a livello internazionale, nonché un´occasione per due chiacchiere con Ma.

Le Absolute Towers residenziali di MAD Architects (foto ©Tom Arban)

Mi dispiace che il premio non sia andato alle Absolute Towers, ma cosa ne pensi degli esiti dei Mipim Awards di quest´anno?

Sono opere imponenti, enormi ma nella maggior parte dei casi piuttosto distanti dai principi secondo i quali cerco di sviluppare il mio lavoro.

Quali credi siano i valori principali? 

Non siamo animali né macchine, siamo esseri umani dotati di emozioni e gli spazi in cui abitiamo dovrebbero avere una qualità sufficientemente alta per corrispondere a queste emozioni. L´architettura è spesso dominata da parametri come il denaro, l´efficienza e così via, solo ora cominciamo a renderci conto che il discorso non può essere ridotto a questo. 

In riferimento al rapporto con la natura – tema ricorrente nel tuo lavoro – parlavi del fatto che incorporare la natura in un edificio è principalmente una questione di esperienza individuale. Credo che questo sia un discorso positivamente controtendenza.

Tutto il discorso sulla natura e sulla sostenibilità si è infine tradotto nell´applicazione di tecnologie e di criteri già vecchi: gli stessi da cui alla fine dipende l´attuale condizione di insostenibilità. Se uno pensa a molte città antiche scopre invece che tutte hanno un´anima. Lo stesso centro storico, a cui tutti fanno riferimento, incorpora una coscienza ecologica incredibile e questo rappresenta il livello più alto immaginabile di integrazione con la natura. La tecnologia non necessariamente c´entra, anzi, spesso, come in molti documentabilissimi casi, invecchia molto rapidamente.

Trovo notevole il tuo progetto per Roma, anche se non credo sia stato facile convincere il tuo cliente della redditività di una soluzione con un indice così basso di sfruttamento delle superfici.

L´intervento si trova in un´area centrale di Roma e in una situazione urbana ampiamente consolidata. Credo che a Roma, città che, come molte altre, ha superato il momento della “crescita” ed è caratterizzata da un contesto urbano ormai del tutto saturo, l´obiettivo primario, anche dal punto di vista economico, sia l´evoluzione e la qualità. Nel caso specifico esistono entrambe le condizioni. 

Render dell´intervento di Via Boncompagni a Roma, primo incarico in Italia dello studio cinese

Stasera agli Awards abbiamo visto molti interventi, in generale la scala è senza dubbio impressionante. Alcuni erano in Cina: qual è la tua opinione su quello che sta succedendo ora nel tuo Paese?

In Cina attualmente siamo in una situazione in cui è possibile anche realizzare interventi senza senso per poi disfare tutto e ricostruire da zero nel giro di pochi anni. Quello che secondo me rischia di mancare, in Cina come in ogni altra nazione, sono i fondamenti culturali di ciò che si sta facendo. Una crescita o meglio un´evoluzione solida e duratura da parte di una nazione non possono prescindere da una altrettanto solida fondazione culturale. In Cina credo ci sia molto da lavorare in questo senso.

Malgrado la neve, caduta a dispetto dell´inizio della primavera e della leggendaria mitezza del clima della Costa Azzurra, la serata dei Mipim Awards è stata anche quest´anno un´occasione fondamentale di scambio e di crescita. I Mipim Awards si confermano come punto di incontro tra molti protagonisti dell’architettura di questi anni, e tra questi MAD è senza dubbio una delle stelle più brillanti e rappresentative.

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