PREMIO ALLE ARCHITETTURE DI EXPO: VINCE UK

È stato annunciato oggi in Triennale il vincitore del Premio internazionale Le Architetture dei Padiglioni di EXPO Milano 2015 organizzato da INARCH, ANCE, CNAPPC, Federcostruzioni e OICE. Il primo premio è stato conferito al Padiglione del Regno Unito, con la sua caratteristica struttura “ad alveare”, progettato da Wolfang Buttress e dallo studio BDP Building Design Partnership. Menzioni speciali per Brasile, Cile e Marocco.

Nato per promuovere le valenze progettuali e costruttive dei 54 Padiglioni self built realizzati in occasione dell´Esposizione Universale di Milano, il premio intende valorizzare i caratteri di ricerca, sostenibilità, capacità realizzativa, sperimentazione tecnologica e qualità architettonica come esito della collaborazione di soggetti diversi: committenti, progettisti, imprenditori e  produttori.

La giuria del Premio era formata da Adolfo Guzzini, presidente IN/ARCH; Claudio De Albertis, presidente ANCE; Leopoldo Freyrie, presidente CNAPPC; Rodolfo Girardi, presidente Federcostruzioni; Alfredo Ingletti, vice presidente OICE; Gabriele Del Mese, fondatore Arup Italia; Maria Claudia Clemente di Labics; Alessandro Cambi di Scape.

Il riconoscimento ufficiale sarà conferito ai vincitori a fine ottobre, in concomitanza con la conclusione di Expo. Nella stessa occasione sarà assegnato anche il Premio del pubblico al padiglione più votato su internet da visitatori e appassionati di architettura.

  

Primo Premio

Regno Unito – Coltivato in Gran Bretagna, condiviso globalmente

(foto ©Moreno Maggi)

Nelle motivazioni giudicato “un inno alla salvaguardia della natura“, nel padiglione inglese, frutto di un concorso di progettazione internazionale che chiedeva un tema e non un semplice progetto, tecnologia, design, arte, landscape e architettura convergono per offrire un contributo significativo al tema di Expo. Inoltre, la realizzazione – i percorsi attraverso un paesaggio rialzato mettono il visitatore nel punto di osservazione di un´ape, fino a raggiungere l´alveare centrale animato dai suoni provenienti da un vero alveare che si trova a Nottingham – è un significativo esempio di progettazione integrata che riesce a rispondere a un brief complesso con semplicità e a budget ridotto.

Il fulcro del padiglione è il cubo in alluminio di 14 mt. di lato, posto su colonne alte 3 metri, realizzato con 169.000 singoli componenti in alluminio . Le corde di forma concentrica a zig-zag formano il corpo principale e sono collegate ad aste lunghe fino a 1 mt. Progetto architettonico Studio Wolfgang Buttress, progetto strutturale Simmonds Studio Architecture, paesaggio e progetto ambientale BDP.

 

Committente Commissario unico del Regno Unito
Progettisti Wolfang Buttress
Costruttore Stage One

 

Menzioni speciali

BRASILE – Soluzioni per nutrire il mondo

(foto ©Moreno Maggi)

 

Il cuore del padiglione è costituito da una rete sospesa, calpestabile e dotata di sensori che rilevano i movimenti delle persone traducendoli in impulsi di suono e luce. Al di sotto di essa, numerose colture indigene trasportano i visitatori nell’atmosfera della natura brasiliana. Progettisti: Studio Arthur Casas (architettura e interni), Studio Mosae (architettura, struttura, ingegneria, attrezzature) e Atelier Marko Brajovic (scenografia e multimedia). 

 

Committente Apex Brasile
Progettisti Arthur Casas
Costruttore Mantovani spa

 

MAROCCO – Un viaggio di sapori

 

Il padiglione del Marocco è un riflesso del modello architettonico berbero, la kashba. Realizzato in legno e terra cruda, è costituito da un unico volume che sfrutta tutta la lunghezza del lotto. Al suo interno, un giardino rappresenta i cinque eco-ambienti del Paese. Progetto architettonico Kilo Architectures.

 

Committente Ministero dell’Agricoltura e della Pesca Marittima
Progettisti Kilo (Linna Choi e Tarik Oualalou)
Costruttore Gruppo SACE, Italiana Costruzioni

 

CILE – Un Paese ricco di varietà

(foto ©Moreno Maggi) 

 

Il padiglione cileno si presenta come un´enorme architrave in legno sostenuta da pilastri in acciaio e avvolta da uno scheletro di travi incrociate. Il legno di pino utilizzato è importato direttamente dal Cile. L’itinerario espositivo è accompagnato da tavole interattive e proiezioni immersive in realtà aumentata. Progetto architettonico Undurraga Devés Arquitectos, Progettisti Associati Architettura Srl (local partner), progetto strutturale F&M Ingegneria SpA.

 

Committente Governo cileno
Progettisti Cristian Undurraga
Costruttore Sarappalti Spa, Valori Scarl

 

© 2020 IoArch. All Rights Reserved.

Scroll To Top