Premio Oderzo, annunciata la shortlist
Pedevilla_CiAsaAquaBadCortina
ciAsa Aqua Bad Cortina, San Vigilio di Marebbe (Trentino Alto Adige). Progettista: Pedevilla Architects. Committente: Aqua Bad Cortina. Anno: 2019. Il punto di forza della casa, circondata dalle Dolomiti della Val Badia, è la sostenibilità: i tre piani fuori terra, per esempio, sono stati realizzati utilizzando il legno caduto nelle foreste circostanti durante i forti temporali del 30 ottobre 2018 (©ph Gustav Willeit).
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ParisottoFormanton_EraldoHub
Eraldo Hub, Ceggia (Venezia). Progettista: Parisotto + Formenton. Committente: privato. Anno: 2018. Destinato al settore della moda, lo showroom richiama l’impianto dell’edificio originario con tre nuovi corpi di fabbrica slittati tra loro e con la preesistenza (ph ©Paolo Utimpergher).
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Plasma_HouseL
House L, Valle di Casies (Trentino Alto Adige). Progettista: Plasma Studio. Committente: privato. Anno: 2018. Preservare il vecchio abete bianco al centro del lotto è stata la priorità di questa casa di montagna che si articola intorno a esso, dinamica e aperta sul paesaggio. Simile a un bungalow a forma di L, mostra la sua attenzione alla natura anche attraverso il suo principale materiale da costruzione: il legno (ph ©Michael Pezzei).
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Mimeus_BivaccoPradidali
Bivacco Pradidali, Pale di San Martino (Trentino Alto Adige). Progettista: Mimeus Architettura. Committente: Sezione CAI di Treviso. Anno: 2017. Accanto al Rifugio Predidali, situato a più di 2.200 m slm, si trova il bivacco invernale oggetto di una riqualificazione attenta alle forme e ai materiali locali, e al tempo stesso capace di reinterpretare in chiave attuale il piccolo e accogliente spazio con vista sulla cima Canali (ph © Mimeus).
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Bergmeisterwolf_Hotel-Pacherhof
Nuova cantina dell’Hotel Pacherhof, Novacella-Varna (Trentino Alto Adige). Progettista: Bergmeisterwolf. Committente: privato. Anno: 2018. La riqualificazione e l’ampliamento di una cantina secolare diventano l’occasione per costruire un serrato dialogo fra memoria e contemporaneità, fra storia e presente, fra tradizione e innovazione. La parte visibile della cantina, per lo più sotterranea, richiama con la sua forma e il suo colore le vette circostanti (ph. ©Gustav-Willeit).
Premio Oderzo, annunciata la shortlist
ZAA_ChiostriSanPietro
Chiostri di San Pietro, Reggio Emilia. Progettista: ZAA Zamboni Associati Architettura. Committente: Comune di Reggio Emilia. Anno: 2019. Un antico monastero inutilizzato da secoli, un tempo luogo circoscritto all'interno dei suoi chiostri, diventa l’occasione di un intervento di restauro e di rigenerazione urbana mirato alla realizzazione di un polo innovativo-culturale nel cuore della città (ph ©Alessandra Chemollo).
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Baldi_ScuolaMaterna
Scuola materna, Sluderno (Trentino Alto Adige). Progettista: Roland Baldi Architects. Committente: Comune di Sluderno. Anno: 2019. Una scuola sostenibile e pensata in funzione dei suoi piccoli utenti si presenta come un guscio caldo e accogliente, dove anche lo spazio architettonico diventa momento di apprendimento e di esplorazione, motore di curiosità e di interesse. (ph ©Oskar Da Riz).
Premio Oderzo, annunciata la shortlist
BotterBressan_PalaLuxottica
Palaluxottica, Agordo (Belluno). Progettista: Studio Botter + Studio Bressan. Committente: privato. Anno: 2018. L’espressività del legno, l’attenzione al dettaglio e il profilo architettonico che entra il relazione con quello delle montagne sono le cifre del nuovo centro congressi situato ai margini dell’insediamento urbano. La scelta è stata quella di lavorare sulle tracce formali e materiche tipiche delle vicine costruzioni rurali (ph ©Simone Bossi).
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WeberWinterle_CasinoBersaglio
Restauro del Casino di Bersaglio, Campitello di Fassa (Trentino Alto Adige). Progettista: Weber+Winterle Architetti. Committente: Soprintendenza dei beni culturali della Provincia Autonoma di Trento. Anno: 2017 / restauro, 2018 / allestimento. Il progetto mira al recupero del Casino di Bersaglio per destinarlo a una funzione museale/espositiva. Lo spirito del progetto è quello della conservazione e del restauro di tutti gli elementi originali rimasti integri. Minimi, puntuali e garbati gli interventi di nuova costruzione, tesi a sostituire le parti compromesse (ph ©Davide Perbellini).
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Messner_Knottnkino
Knottnkino - Cinema natura, Verano (Trentino Alto Adige). Progettista: Messner Architects. Committente: Comune di Verano. Anno: 2019. Tre "Knottn" – insenature di roccia lisca di porfido rosso collegate dal sentiero circolare Knottnkino³– emergono dal paesaggio descrivendo aree di sosta con vista sul paesaggio. Ognuna di esse presenta interventi di artisti e designer (ph ©Oliver Jaist).
La giuria della XVII edizione del Premio Architettura Città di Oderzo (PAO) ha reso note le dieci opere selezionate, una delle quali sarà proclamata vincitrice il 23 aprile 2021.
Si tratta di: ciAsa Aqua Bad Cortina di Pedevilla Architects; Eraldo Hub di Parisotto + Formenton; House L di Plasma Studio; Bivacco Pradidali di Mimeus Architettura; Nuova cantina dell’Hotel Pacherhof di Bergmeisterwolf; Chiostri di San Pietro di ZAA Zamboni Associati Architettura; Scuola materna di Roland Baldi Architects; Palaluxottica–Congress and Exhibition Center di Studio Botter + Studio Bressan; Restauro del Casino di Bersaglio diWeber+Winterle Architetti; Knottnkino – Cinema natura di Messner Architects.
Dall’eterogeneità delle opere selezionate emerge una qualità diffusa dell’architettura, che conferma l’interazione fra progettisti e committenti e che si dimostra sempre più virtuosa, sinergica e produttiva, complice uno scenario territoriale prospero e fervido di opportunità.
Dal cuore delle città alle periferie, dalle valli alle vette alpine, dai piccoli paesi ai capoluoghi di provincia, le opere selezionate insistono su luoghi diversi fra loro. Questa varietà parla di un atteggiamento progettuale sempre più attento a creare un nesso fra architettura e ambiente, sia esso naturale o costruito.
Che si tratti di una riqualificazione in un contesto storico o di una nuova costruzione in zona industriale, sempre le opere esprimono un dialogo serrato con il contesto.
La varietà riguarda anche il genere delle opere. Il Premio infatti ha intercettato un ventaglio di interventi molto vario: dalle abitazioni alle scuole, dai rifugi di montagna alle cantine vinicole, dagli edifici industriali ai centri espositivi fino agli spazi pubblici in ambienti storici e alle installazioni nel paesaggio.
Emerge quindi uno spaccato articolato che documenta in maniera verticale come il valore dell’architettura stia diventando sempre più compreso, ambito e auspicato in ogni ambito della progettazione. Il concetto di qualità, quindi, si lega sempre più a quello di diffusione, sia in termini territoriali sia di genere.
Ad aspirare alla qualità c’è anche una committenza le cui aspettative sono cresciute. I risultati del Premio dimostrano come – nel Triveneto, ma non solo – sia la committenza pubblica sia quella privata riconosca il valore dell’architettura come motore di potenziali economie non solo urbane e suburbane, ma anche riferite a zone che la gentrificazione ha reso sempre più periferiche e spesso soggette al fenomeno dello spopolamento.
Entrambe le committenze sono oggi più consapevoli e aggiornate, colte e disponibili al confronto con i progettisti.
Il Premio Architettura Città di Oderzo è organizzato dal Comune di Oderzo, dalla Provincia di Treviso, dall’Ordine degli architetti di Treviso, dalla Fondazione Oderzo Cultura onlus e da Assindustria VenetoCentro,
La giuria dellla XVII edizione è composta da Paolo Baratta (economista e già Ministro, per tre mandati consecutivi alla guida de La Biennale di Venezia) come presidente, Maria Claudia Clemente (Labics), Alfonso Femia (Atelier(s) Alfonso Femia), Carlo Birrozzi (direttore dell’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione) e Massimo Tonello (Tonello Servizi).
Sono state valutate in totale 111 opere, 74 delle quali afferiscono alla sezione “PAO XVII”, 22 alla sezione “Architetture dei luoghi del lavoro” e 15 alla nuova sezione “Architetture di montagna”.