Produzione sartoriale

Il volto di Milano cambia e assume il profilo sinuoso delle nuove residenze progettate dallo studio Zaha Hadid per CityLife. Soluzioni tecnologiche innovative, aree verdi e prestazioni di classe A. Assieme al lotto firmato da Daniel Libeskind e a una parte di verde pubblico, le residenze di via Senofonte sono stati i primi edifici consegnati. Da poco è stata completata la “endless tower” nuova sede di Allianz, firmata da Arata Isozaki on Andrea Maffei, mentre sono già avviati i lavori per i due edifici direzionali alti firmati Hadid e Libeskind. Per ottobre 2015 è prevista l´apertura della stazione  “tre torri” della linea 5 della metropolitana milanese.

Dev’essere stato emozionante per Zaha Hadid assumere l’incarico dello sviluppo residenziale appena completato nei lotti che occupano la porzione sud-est dell’ex quartiere fieristico milanese. Si trattava di confrontarsi con le architetture di maestri studiati a scuola, da Piero Bottoni a Gio Ponti, da Angelo Mozzoni a Luigi Caccia Dominioni, da Ignazio Gardella a Angelo Mangiarotti, i cui condomini signorili, esempi di stile, caratterizzano la Milano che conosciamo.

Vista delle residenze Hadid di CityLife (foto ©Alberto Fanelli)

Altri tempi, altri committenti, altre scale, certo. Qui si tratta di un’area di 300mila mq con un mix di funzioni affidata a tre architetti stranieri. La “liberazione” dello sviluppo verticale della città pone da sola questioni mai affrontate in passato, prima tra tutte quella della “quinta” facciata, la copertura, perché i nuovi edifici saranno visti anche dall’alto delle nascenti torri per uffici. E quella della cosiddetta “sostenibilità”. Forse dunque non c’è confronto ma solo naturale evoluzione dell’organismo urbano milanese che per lunghi decenni non dava segni di vita. E che anche per questo oggi stupisce di più.

Con ingressi da via Senofonte, i sette edifici in linea disegnati dallo studio Zaha Hadid si sviluppano ad altezze differenti, dai 5 piani dell’edificio prossimo a Piazza Giulio Cesare ai 13 piani dell’edificio C6, caratterizzati da un andamento sinuoso sia in pianta sia in facciata. Il loro orientamento è stato concepito in modo che tutti gli appartamenti presentino un affaccio sul parco e sulla città e che gran parte di essi abbiano un’esposizione sud/ovest.

Il dispiegarsi delle volumetrie determina una tipologia a corte che stabilisce una doppia relazione tra le residenze e il tessuto urbano circostante: i fronti esterni sono caratterizzati da grandi aperture e ampi balconi collegati alla zona giorno e orientati verso la città e il futuro parco pubblico, mentre i prospetti di camere e servizi danno sulla corte interna con aspetto più raccolto e rivestimenti in legno.

Planimetria. Le residenze occupano due lotti dell´intera area di sviluppo, separati da un percorso pedonale che conduce a un parco pubblico.

Gli aspetti che connotano formalmente l’intero complesso sono l’orizzonte urbano e i profili dinamici delle coperture, con gli attici degli ultimi piani aperti su ampie terrazze panoramiche. Le lobby di ingresso sono caratterizzate da ampie aperture a doppia altezza che, attraversando trasversalmente le volumetrie, le rendono leggere, permeabili e trasparenti.

Le facciate, progettate a rilievo e definite da elementi curvilinei in alluminio verniciato, doghe di legno di cedro al naturale e vetro che seguono l’andamento sinuoso delle coperture e delle aree verdi del parco, conferiscono agli edifici un caratteristico aspetto dinamico. Il complesso sistema, frutto di progettazione condivisa tra lo studio londinese e il prefabbricatore Permasteelisa, presenta uno schema modulare con diverse combinazioni di migliaia di pannelli, trasparenti e opachi, diversi tra loro e installati in opera mediante telai ancorati alla struttura principale in calcestruzzo armato. Una pelle tecnologica che riveste come un abito su misura il corpo degli edifici incorporando finanche le chiusure dei vani di servizio a piano terra e, all’interno di ogni pannello vetrato del tamponamento, le schermature solari (gestite da sistemi domotici presenti in ogni unità abitativa), che così non interferiscono in alcun modo con il disegno e l’alternanza di materiali prevista dal concept iniziale.

il giardino privato interno su cui si affacciano i sette edifici (foto ©Alberto Fanelli)

I materiali con cui è stata realizzata la facciata assicurano un elevato grado di isolamento termico e consentono di abbattere fino all’80% i consumi energetici. Tale soluzione costruttiva, unita alle scelte impiantistiche, ha permesso alle residenze di ottenere la certificazione in classe A: gli edifici sono dotati di pannelli fotovoltaici, l’acqua calda sanitaria è servita da un sistema di teleriscaldamento proveniente da un termovalorizzatore distante alcuni chilometri e l’acqua di falda alimenta scambiatori e pompe di pressione per la climatizzazione delle residenze.

La sezione di tre dei sette edifici, che si sviluppano su diverse altezze. La corte interna a giardino copre i due piani interrati di garage e parcheggi

Vista di una lobby (foto ©Alberto Fanelli)

UNA CRESCITA URBANA_MILANO CITYLIFE

Con il trasferimento di gran parte della Fiera nel nuovo polo di Rho-Pero, l’area un tempo occupata dai padiglioni espositivi – equivalente a una superficie di ca. 255.000 mq – è stata oggetto di un bando per la sua riqualificazione indetto nel 2003 da Fondazione Fiera Milano. La gara internazionale è stata vinta dalla società CityLife – oggi controllata da Gruppo Generali e partecipata da Gruppo Allianz – con un ambizioso progetto firmato dagli architetti Zaha Hadid, Arata Isozaki e Daniel Libeskind. Il piano prevede la creazione di una grande area centrale attorno alla quale si sviluppa un impianto articolato che fonde funzioni pubbliche e aree private, con residenze, uffici, negozi e servizi, un grande parco pubblico e spazi ricreativi.

L’area direzionale si concentra attorno alla grande piazza centrale con spazi commerciali ai piedi di tre grattacieli e la realizzazione interrata di parcheggi e viabilità configura l’intero quartiere come un’unica area pedonale. CityLife è stato concepito come un quartiere a zero emissioni che impiega prevalentemente fonti di energia rinnovabili, le residenze sono certificate in classe A e le due torri uffici che vi stanno sorgendo hanno già ottenuto la pre-certificazione Leed Gold.

Nel fotoinserimento, lo sviluppo CityLife sull´area dove sorgeva la fiera di Milano. In primo piano le residenze Libeskind. Delle tre torri al centro è già stata completata la torre Isozaki, sulla destra, mentre sono in costruzione le altre due.

 

DAL PROGETTO ALLA PREFABBRICAZIONE

45.000 mq di rivestimenti e parapetti in alluminio, doghe di cedro e vetro; 2.876.353 pezzi singoli assemblati in opera. Sono alcuni dati delle facciate curvilinee che caratterizzano le residenze.

La prefabbricazione altamente personalizzata (l´88% delle 25.000 diverse tipologie di pannelli è stato prodotto in meno di 10 esemplari) è stata eseguita da Permasteelisa in stretta collaborazione con lo studio di Zaha Hadid, con una doppia supervisione (e gli inevitabili aggiustamenti) in fase di posa in opera. La struttura primaria delle facciate è composta da un reticolo rettilineo e curvo in profili di alluminio estruso (acciaio zincato per i parapetti). Le connessioni a solaio sono diverse fra nodo superiore e inferiore, con una staffa puntuale per ogni singolo montante a intradosso solaio, mentre a estradosso una rotaia (bancalino) permette di disegnare il perimetro esterno della facciata a ogni piano. Le specchiature cieche sono costituite da pannelli sandwich sagomati in lamiera di acciaio e lana minerale, le specchiature visive da vetrocamera e serramenti apribili a battente o scorrevoli. Il rivestimento ventilato esterno è formato da pannelli in alluminio pressopiegati e verniciati e da pannelli in doghe di legno di cedro. Il vano tecnico fra vetro e pannello esterno ospita il sistema oscurante avvolgibile (la “terza pelle”) in doghe di alluminio estruso. I vetrocamera montati hanno una trasmittanza termica pari a Ug = 1,1 W/m2K, la trasmittanza termica media dei serramenti apribili è circa Uw = 1,5 W/m2K, mentre il valore della stessa per il pannello sandwich opaco supera di poco il valore di 0,3 W/m2K.

 

Il disegno illustra la prima parte del percorso che ha portato dal progetto architettonico all´industrializzazione della facciata: condivisi con lo studio Zaha Hadid, i disegni esecutivi sono stati trasformati nei disegni di fabbricazione 3D e trasferiti nei disegni di officina, per ritornare all´esecutivo della costruzione per il montaggio in opera.

 

Per le Residenze Hadid Schüco Italia ha sviluppato versioni speciali dei sistemi in alluminio per facciata a montanti e traversi Schüco FW 60+, per finestre a battente AWS 75 e per scorrevoli ASS 50, mentre per le Residenze Libeskind ha progettato soluzioni speciali dei sistemi Schüco ASS 50 e AWS 70.

 

Località Milano

Anno di realizzazione 2009-2013

Committente CityLife Srl

Anno di progetto 2007-2009, esecutivo 2009-2010

Progetto architettonico Zaha Hadid Architects (ZHA), Design Zaha Hadid, Patrik Schumacher, Project Architect Maurizio Meossi,  Project Director Gianluca Racana, Site supervision team Cristina Capanna, Veronica Erspamer, Stefano Iacopini, Florindo Ricciuti, Giulia Scaglietta

Progetto strutturale MSC Associati

Progetto impianti Hilson Moran Italia

Progetto esecutivo facciate ZHA / Permasteelisa Spa

Consulenti involucro Permasteelisa Spa + CNS

Consulenza acustica ing. Daniele Montuori; Hilson Moran Italia

Realizzazione facciate Permasteelisa Spa

Impresa di costruzioni Tre Torri Contractors Scarl (general contractor) / City Contractor Srl da gennaio 2011

Realizzazione struttura Fercarbo / FP Costruzioni Srl

Impianti meccanici Panzeri

Impianti elettrici INPES

Sistemi di facciata Schüco Italia

Superficie lorda di progetto 37.780 mq

Superficie coperta 53.000 mq

Superficie costruita 65.500 mq

Superficie piani interrati 46.034 mq

Superficie balconi e terrazze 12.500 mq

Superfici facciate 65.000 mq

Numero appartamenti 230

 

 

 

 

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