Frigerio Design Group è un gruppo di lavoro interdisciplinare guidato da Enrico Frigerio che fa della qualità e del rapporto con l’ambiente il proprio obiettivo primario. La sua slow architecture è un’architettura progressiva che vive nel tempo e trae dal contesto le risorse per la sua definizione. Ha come obiettivo la qualità totale; come mezzi il giusto rapporto con la natura, l’attenzione alla storia dei luoghi, la ricerca sui materiali e una ritrovata sapienza del costruire. Un valore aggiunto, espressione di una società colta e sensibile all’ambiente.
Enrico Frigerio al centro del gruppo di FDG. Da sinistra: Fabio Valido, Bruna Zunino, Emanuela Masala, Monica Russotto, Orietta Costa, Carola Ginocchio, Daniele Bona, Daniela Galletti, Federico Biassoni. (foto ©Frigerio Design Group |
Frigerio Design Group viene fondato da Enrico Frigerio (Torino, 1956), laureato in architettura a Genova nel 1980 ed entrato in seguito a far parte del Workshop di Renzo Piano al cui fianco imparerà il mestiere. La filosofia architettonica di FDG considera il progetto quale punto d’incontro tra vari temi: il rapporto con la natura e la storia del luogo, la tecnica costruttiva e le esigenze del committente. Tale incontro genera la slow architecture, architettura progressiva che vive nel tempo e trae dal contesto le risorse per la propria definizione e che si configura in maniera opposta ai fenomeni della globalizzazione. FDG intende il progetto come servizio integrato in grado di trasformare il lavoro di ricerca in realizzazioni concrete, architetture da vivere nella qualità totale, efficienti energeticamente e ragionevoli socialmente ed economicamente. Storia, profilo sociale ed economico oltre che caratteristiche ambientali e bioclimatiche confluiscono nel progetto definendolo nella propria unicità.
Tra i lavori più significativi dello studio, alcuni dei quali presentati nelle pagine seguenti, la tribuna ecologica dell’autodromo di Imola (1991- 1992), il palazzo-uffici per il gruppo RAS a Milano (1996-1998), la sede di Sambonet in provincia di Novara (2000-2004) e le centrali elettriche del gruppo svizzero EGL (2002-2008). Tra i concorsi, il progetto vincitore per la nuova Stazione Elettrica di Capri (2011), il progetto premiato per l’OIC, Organization Islamic Conference di Jeddah (2008) e il concorso internazionale “I tralicci del futuro” indetto da Terna (2009, secondo classificato).
Nel 2005 Skira pubblica la monografia-manifesto di FDG Slow Architecture for Living alla quale seguirà nel 2009 Slow Architecture istruzioni per l’uso, edito da Libria, un piccolo saggio che raccoglie il Frigerio-pensiero sul tema del costruire “slow”. Nel novembre 2010 esce, edito da 24Ore Cultura, il libro Architettura dell’energia e nel gennaio 2011 Hachette pubblica nella collana I Maestri dell’Architettura il volume monografico Frigerio Design Group.
Nel 2006 prende il via la mostra itinerante Frigerio Design Group – A Journey in Slow Architecture, inaugurata a Firenze, che ha fatto diverse tappe in Italia e all’estero. Il progetto dello stabilimento Sambonet in provincia di Novara e le Tessiture di Nosate e San Giorgio a Santo Stefano Ticino sono stati selezionati da Luca Zevi per Le Quattro Stagioni: Architetture del Made in Italy da Adriano Olivetti alla Green Economy al Padiglione Italia della Biennale di Architettura di Venezia 2012.