Sessanta fotografie di grande formato che raccontano il paesaggio fisico e sociale del territorio di Milano Santa Giulia-Rogoredo, ricostruita e interpretata dall’artista Francesco Jodice con il coinvolgimento diretto dei cittadini che hanno incontrato l’artista e messo a disposizione le proprie abitazioni e le proprie testimonianze.
Promossa da Lendlease e Risanamento e realizzata grazie al contributo di Sky – Sky Arte ne ha co-curato la direzione artistica con ArtsFor – la mostra a cielo aperto, sui 300 metri di cesate del cantiere di Spark One, il primo dei due building ad uso uffici ad essere edificato nel nuovo business district che sta prendendo forma nella zona sud di Milano Santa Giulia, è stata inaugurata la scorsa settimana alla presenza dell’Assessore alla Cultura del Comune di Milano Filippo Del Corno e di Francesco Jodice.
Le immagini si dividono in sei sequenze che alternano esterni (le architetture) agli interni, i ritratti di gruppo a quelli individuali, dettagli come i citofoni, rappresentazione della diversità presente nel quartiere, alle super-visioni d’insieme con grandi panoramiche del quartiere, svilendo l’importanza della “pagina singola”, le singole fotografie, ed esaltando il “romanzo”, ossia la lettura del progetto fotografico lungo le cesate come un tutt’uno.
The Jungle, ©Francesco Jodice, progetto fotografico QUI. |
Nell’intento di Jodice «il visitatore di questa mostra non dovrebbe soffermarsi sulle singole immagini quanto piuttosto passeggiare con esse, seguire la mostra-filamento nella sua interezza e guardarla nell’insieme come una narrazione urbana, un racconto per immagini che parla del quartiere e si dispiega lungo di esso più o meno come le narrazioni storiche che si realizzavano per le colonne celebrative o le sequenze di fregi e metope sui frontoni dei templi. In quei casi si celebravano retoricamente vittorie e successi di re, imperatori e condottieri; nel mio progetto si celebra invece il rito della normalità e della quotidianità della vita di un quartiere di Milano».
«In questo progetto abbiamo voluto ripensare la funzione della cesata di un cantiere, trasformandola da barriera di divisione tra il cantiere (quello che sarà) e il quartiere (quello che c’è), rendendola uno specchio dove la società e la comunità si possano riflettere, un progetto di coinvolgimento attivo di vari attori sociali che diventi una cerniera tra due quartieri, con due storie diverse ma ora sempre più legati e connessi», ha detto Micol Gardoni, Communications Manager di Lendlease.