Radicepura Garden Festival, la quarta edizione della Biennale del paesaggio mediterraneo

Il 6 maggio 2023 inaugurerà a Giarre (Catania) la quarta edizione della biennale promossa dalla Fondazione Radicepura. Tema di questa edizione, proposto dal direttore artistico Antonio Perazzi, è Il Giardino delle Piante: i progetti in mostra esalteranno l’elemento botanico, al fine di dimostrare i benefici di un giardino di qualità, moderno, funzionale, poetico e armonioso.

Con il giardino Vento e Acqua, tentativi di resilienza che inaugurerà il festival l’architetto Paolo Pejrone, da sempre fautore di un giardino “disordinato” capace di crescere forte, in modo autonomo e spontaneo, intende promuovere uno stile di giardino in grado di affermare una consapevole appartenenza al mondo naturale.
Il progetto di Pejrone mostrerà in modo concreto e quasi didascalico il funzionamento di un meccanismo: il vento raccolto da una grande pompa eolica muove il flusso delle acque, che di vasca in vasca, vengono filtrate dalle radici degli iris e dei giunchi, per tornare a alimentare il ciclo.
Prevale un’architettura essenziale, ombreggiata dalle chiome dei platani e circondata dalle fronde di aralie, canne variegate e felci, arboree e non. Una vegetazione volutamente non filologica, ma verosimile, fatta quasi esclusivamente di foglie che evoca una Sicilia ormai rara, sempre riarsa ma col beneficio dell’oasi: la sorgente del fiume Ciane, nei pressi di Siracusa, o la stessa fonte Arethusa a Ortigia già bastano a ispirare.

Oltre al giardino dell’architetto Pejrone, questa edizione presenterà otto giardini e una installazione, realizzati dai nove team di architetti e paesaggisti under 36 selezionati da una giuria presieduta da Sarah Eberle e composta da Marco Bay, Daniela Bruno, Adrian Paci e Manlio Speciale. La call, che si è chiusa a gennaio 2023, ha registrato un’importante partecipazione, con oltre 900 iscrizioni provenienti da 62 Paesi diversi.

Apiaceae, proposto dal team Sylvestre (Louis Richard ed Etienne Lapleau) e interamente realizzato con piante dell’omonima famiglia, emblematica del Mediterraneo, è uno degli otto giardini selezionati per la nuove edizione del RadicePura Garden Festival.

 

Tra le novità del festival, animato fino al 3 dicembre da conferenze, workshop, passeggiate, attività didattiche e altri eventi (il programma completo sul sito e sui canali social della manifestazione) c’è la pianta protagonista, che da qui in avanti accompagnerà ogni nuova edizione: quest’anno è la volta del carrubo, chiamato anche ‘pianta della sopravvivenza’ e molto legato al territorio siciliano: «una pianta speciale che riesce a trovare il suo posto tra il paesaggio addomesticato e quello selvatico – come ha spiegato Antonio Perazzi alla conferenza stampa di presentazione del festival. Un albero longevo che ha radici antiche e che produce frutti preziosi che proiettano il giardino in un mondo gentile di nuove economie e nuove consapevolezze».

The Womb Garden di Thomas Brown – un altro dei giardini selezionati – riflette sul nostro bisogno di natura: l’austera facciata del giardino è il simbolo della nostra vita moderna – sterile, aspra e spesso desolata – e tuttavia, scorci di verde che fanno capolino da sopra il velo esterno invitano i visitatori a cercare la pace all’interno.

 

In un territorio di rara fertilità, tra l’Etna e il mare, i giardini del parco botanico Radicepura sono realizzati con le piante messe a disposizione da Piante Faro. Il vivaio – che raccoglie 800 specie e oltre 5.000 varietà – rappresenta una delle realtà più innovative e dinamiche del territorio grazie all’attività portata avanti da oltre 50 anni da Venerando Faro insieme ai figli Mario e Michele.

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