Nei giorni scorsi Carmine Garzia, responsabile dell’Ufficio Studi Economici di Unicmi, l’Associazione delle industrie delle costruzioni metalliche dell’involucro e dei serramenti, ha presentato l’annuale rapporto sul mercato di riferimento e le previsioni per l’anno in corso.
Nel 2020 il settore delle costruzioni nel suo insieme si chiude intorno a 102,3 miliardi di euro, con un meno 6,5% sull’anno precedente (meno 9% nel residenziale, con compravendite in discesa del 14%, e meno 6% nel terziario e uffici) mentre le stime per l’anno in corso fanno prevedere un rimbalzo più significativo nel residenziale (+4,5%), favorito anche dagli incentivi fiscali, che nel non residenziale (+3%), dove i cambiamenti attesi nell’organizzazione del lavoro post-pandemia potrebbero comportare una riduzione della domanda di spazi ad uso uffici e commerciali, specialmente nelle aree metropolitane, con conseguenti effetti sui tassi di occupazione e quindi sui futuri investimenti.
In questo quadro, il tasso di variazione dei ricavi nel settore dei serramenti e delle facciate continue è sceso del 7,7% nel 2020, con una perdita di 368 milioni di euro su un valore complessivo di mercato di 4,4 miliardi di euro, e crescerà del 3,9% nel 2021.
In particolare, il mercato dei serramenti metallici, che vale 1.409 milioni di euro, nel 2020 ha perso il 9.2% rispetto al 2019, e nel 2021 crescerà del 2.6%, mentre quello delle facciate continue è rimasto stabile a 548 milioni di euro e registrerà una crescita del 3.1% nel 2021 grazie alla ripresa delle commesse che avevano subito rallentamenti nel lockdown e alla partenza di lavori pianificati e assegnati nel 2020.
Il fatturato curtain wall realizzato all’estero si è leggermente ridotto passando dal 42.9% al 37.4%.
Nel medio periodo, spiega il rapporto, il mercato continuerà a essere trainato principalmente dal settore del recupero residenziale, dove gli incentivi fiscali sosterranno la spesa per investimenti. I consumatori continueranno ad orientarsi verso prodotti di fascia media con un buon rapporto tra prezzo e prestazioni d’isolamento. I prodotti premium resteranno confinati a una parte relativamente piccola del mercato.
Il settore non residenziale riprenderà il suo trend sulla base delle iniziative promosse negli anni precedenti. Tuttavia solo nel 2021 si potrà verificare se il Covid avrà impattato in maniera strutturale sull’organizzazione del lavoro nel settore terziario, provocando una caduta della domanda e il conseguente rallentamento delle iniziative immobiliari destinate ad uso uffici e commerciale che inciderà sulla domanda di facciate continue.