RE-EVOLUTION AL MAXXI. TRIPLICANO GLI SPAZI

Dal 6 maggio prossimo al Maxxi di Roma scatta la Re–Evolution. Il museo progettato da Zaha Hadid si trasforma e ricrea i suoi spazi a partire dalla collezione permanente, che ne definisce l’identità e rafforza la sua missione pubblica aprendosi ancora di più alla città con tante novità nella sua offerta culturale e nei servizi.

Il nuovo allestimento della collezione, i cui spazi si triplicano, si intitola The Place To Be  ed è stato curato dai direttori del Maxxi Architettura Margherita Guccione e del Maxxi Arte Bartolomeo Pietromarchi.

La nuova sistemazione inizia dalla piazza Alighiero Boetti, animata da tre nuove grandi installazioni: Mareo Merz di Elisabetta Benassi, Anima di Mircea Cantor e Winter Moon di Ugo Rondinone.

La piazza diventa tutt’uno con gli ambienti interni, a partire dalla lobby e dalla Galleria 1 al piano terra, che ospita lavori dagli anni Sessanta fino alle più recenti produzioni oltre a una videogallery, con monografie, retrospettive e rassegne, una reading room per introdurre alla collezione e ospitare gli incontri con gli artisti, uno spazio dedicato all’Archivio degli incontri internazionali d’arte che rende più accessibile il patrimonio documentario del museo.

Tra le opere esposte, la foresta tessile sospesa di West8, il monumentale wall drawing #1153 Ripples di Sol Lewitt, allestito al Maxxi per la prima volta, tre opere provenienti da importanti collezioni private: Elica Milano di Carl Andre, Assioma-Otto proposizioni di Vincenzo Agnetti e l’installazione Flying Garden/Air-Port-City di Tomas Saraceno, l’importante donazione Piccolo Sistema di Gianfranco Baruchello e i disegni per il fregio sulle sponde del Tevere di William Kentridge.

Tra le opere di architettura esposte per la prima volta, i progetti delle stazioni della metropolitana di Napoli e le 46 fotografie che compongono 72 ore a Roma di Helmut Newton, unico progetto fotografico di paesaggio realizzato dal grande autore tedesco.

L’esposizione continua al secondo piano, nella Galleria 2 e nella nuova sala dedicata alla grande collezionista Claudia Gian Ferrari, che nel 2010 ha donato al Maxxi un’importante selezione di opere della sua collezione personale. Questi spazi ospitano focus e approfondimenti dedicati agli artisti in collezione. Si comincia con il focus dedicato a Bruna Esposito di cui viene riallestita tra le altre una delle prime opere entrate a far parte della collezione del museo: l’installazione/performance e così sia.. del 2000, un mandala di legumi e spezie, dal forte valore simbolico, che l’artista ricomporrà dal vivo per tutta la durata della mostra.

In mostra anche una selezione di fotografie della serie Occhi del 2016, macro immagini di occhi di pesce, dai colori brillanti e luminosi.

E poi due focus dedicati ai temi della città e della casa che comprendono opere di Paolo Portoghesi, Renzo Piano, Luca Maria Patella, Armin Linke e Aldo Rossi.

In occasione di The Place To Be viene pubblicato il catalogo aggiornato della Collezione Maxxi Arte, che comprende il catalogo generale delle opere e una sezione dedicata a premi, committenze e allestimenti tematici. Sarà inoltre disponibile l’e-book del catalogo Maxxi Architettura, che comprende anche le nuove acquisizioni del 2016-2017.

La rivoluzione del Maxxi passa anche attraverso il ripensamento degli spazi interni di accoglienza, a partire da Typo, la nuova caffetteria-bookshop, che si sposta in quella sala delle ex caserme conservata dal progetto di Zaha Hadid che, con i suoi accessi su via Guido Reni, crea un nuovo ingresso alla hall del museo, e consente il recupero della facciata della palazzina preesistente alla costruzione del Maxxi.  

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