Presentazione in anteprima alla stampa della ricerca di REbuild, Cbre e Gbci Europe sul valore degli immobili certificati Leed. È il primo studio del genere che viene realizzato in Italia per quantificare il peso economico della certificazione secondo i principi dell’U.S. Green Building Council.
E i risultati – stando ai dati riportati dallo studio – sono significativi: l’aumento di valore riconosciuto agli immobili dotati di migliori performance energetiche e ambientali è tra il 7 e l’11% rispetto a quelli privi di certificazione.
Il mercato apprezza quindi il valore dell’asset immobiliare in funzione della qualità ambientale certificata.
La ricerca – realizzata da REbuild, piattaforma per l’innovazione delle costruzioni italiane, Cbre, società di consulenza immobiliare, e Gbci Europe, l’ente che gestisce la certificazione di sostenibilità Leed (Leadership in Energy and Environmental Design) nel mondo – si è svolta su immobili locati di grande taglia destinati a operatori professionali nel distretto degli affari di Milano e in quello di Garibaldi-Repubblica, sempre a Milano.
I casi esaminati sono stati 55 e per ogni locazione sono state considerati la posizione, l’anno di transazione, la presenza o meno della certificazione Leed, il tipo di certificazione (silver, gold e platinum) e infine, per un sottoinsieme di transazioni, i tempi di assorbimento nel mercato.
Dallo studio svolto pare che l’effetto non si limiti alla valorizzazione dei beni, ma incida sui tempi della loro commercializzazione. Nelle conclusioni, il lavoro evidenzia un significativo miglioramento dei tempi di collocamento sul mercato delle superfici a uso terziario se l’immobile è certificato.
L’effetto congiunto dei due effetti rilevati (aumento di valore e ridotti tempi di commercializzazione) determina un aumento del rendimento dell’investimento: un segnale interessante per gli investitori per i quali la sostenibilità non è solo una scelta etica, ma un’opportunità per prestazioni economiche e finanziarie superiori.
«Dai dati raccolti emerge chiaramente che il mercato distingue la qualità specifica della certificazione Leed soprattutto nelle versioni Gold e Platinum, rispetto a immobili privi di certificazione – ha affermato Ezio Micelli, presidente del Comitato scientifico di REbuild – evidenziando una preferenza della domanda per immobili contraddistinti da superiori standard ambientali. Per Milano, quanto sta avvenendo nella zona di Garibaldi-Repubblica rappresenta qualcosa di importante, ma non ancora a livello di quanto abbiamo registrato nel centro della città, dove i valori e i differenziali di prezzo sono ancora più importanti. Abbiamo verificato anche casi limite, come quelli rappresentati da società che addirittura hanno trasferito la loro sede per operare in spazi certificati Leed».
La ricerca conferma quanto contenuto in indagini analoghe a questa, in particolare dalla Royal Institution of Chartered Surveyors di Londra, che hanno messo in luce la tendenza del mercato immobiliare a riconoscere in modo sempre più netto il ruolo della sostenibilità nella creazione di valore.
«Il nostro lavoro di analisi – dichiara Federica Saccani, Executive Director di Cbre Italia – dimostra come anche a Milano la certificazione Leed rappresenti un vero elemento di attrattività per gli investitori. I risultati, che per la prima volta riescono a quantificare quello che finora era solo un dato qualitativo, confermano che le transazioni di immobili certificati sono più rapide e performanti. Per quanto riguarda i tempi, abbiamo verificato che solo tre sono i mesi di attesa per affittare superfici di immobili certificati: e questo avviene nel 37% dei casi. Mentre le transazioni possono vantare un premio sul valore di vendita che varia dal 10 all’11% in più».
“Questo è il primo rapporto in Europa che analizza in profondità i benefici della certificazione Leed – ha ribadito Daniele Guglielmino, Leed for Cities Specialist Green Business Certification Gbci Europe – Certificazione che, oltre a una serie di significativi vantaggi tangibili, apporta molti benefici in grado di ridurre i rischi. Gli edifici certificati Leed infatti non solo risparmiano energia, acqua, materiali e risorse e generano meno rifiuti, ma le organizzazioni che occupano tali spazi verificano in misura crescente i loro benefici diretti in termini di incremento di salubrità e produttività e di riduzione del turnover del personale”.
I programmi di certificazione di sostenibilità a livello di edificio sono diventati parte integrante del settore immobiliare commerciale e il mercato dei capitali ha iniziato a prenderne atto. Le aziende e gli investitori sono attenti ai temi della sostenibilità e considerano i fattori ambientali, sociali e di governance come le migliori pratiche da seguire.
La ricerca verrà presentata il 2 ottobre prossimo (ore 14-18) nella sede milanese di Assolombarda (via Pantano, 9).