Anche alla luce dei provvedimenti legislativi – peraltro in evoluzione ma con scadenze già fissate anche per gli anni a venire – oggi la sostenibilità ambientale degli edifici è un dato ineludibile e la direzione è ormai verso edifici Nzeb (nearly zero energy buildings).
La domanda non è dunque “se” ma “come” individuare, fin dalle fasi iniziali di progetto, il corretto mix tra performance passive dell’edificio, volte a limitare il surriscaldamento estivo degli ambienti e le dispersioni termiche nella stagione fredda, e comportamenti attivi, con scelte impiantistiche dipendenti il meno possibile da fonti fossili e clima-alteranti.
Significativa in questo senso la scelta di Vaillant – azienda fondata 145 anni fa in Germania con il proposito molto chiaro e semplice di “portare l’acqua calda nelle case di tutti” – di passare a sistemi in pompa di calore integrati a sistemi di ventilazione meccanica con recupero di calore.
Se è vero che l’energia elettrica in larga parte è prodotta ancora da centrali termiche, è però anche la forma di energia più facilmente ottenibile da fonti rinnovabili come il fotovoltaico.
recoCOMPACT di Vaillant, disponibile da questo mese anche sul mercato italiano, è l’esempio più recente di questa scelta strategica dell’azienda.
Si tratta di un sistema “all-in-one” pensato per nuove costruzioni residenziali indipendenti: un blocco compatto – 1.600 mm di larghezza, 2.170 mm di altezza e 750 mm di profondità – che fornisce riscaldamento, raffrescamento, produzione di acqua calda e ventilazione a tutta la casa.
recoCOMPACT di Vaillant è un sistema compatto, alimentato da energia elettrica, che assolve a tutte le funzioni impiantistiche di un´abitazione unifamiliare. In un ingombro limitato (1.600 x 2.150 x 750 mm) contiene un bollitore di acqua calda da 211 litri e il sistema che, collegato a condotti di aerazione, gestisce la ventilazione controllata dell´edificio |
È evidente che recoCOMPACT richiede un locale dedicato, possibilmente a piano terra o seminterrato – il bollitore per l’acqua calda ha una capacità di 211 litri – e adiacente a pareti perimetrali per lo scambio d’aria con l’esterno, ed è altrettanto evidente l’utilità di prevederne l’installazione in fase di progetto, per integrare al meglio i condotti della Vmc.
Due esigenze che peraltro si rifletteranno positivamente sulla qualità del costruito: in fase di cantiere la collaborazione già avviata tra impiantista e costruttore consente di evitare i malintesi e le lungaggini provocati da doppi o tripli interventi; a livello di costruito, eliminando le brutte addizioni degli elementi esterni della climatizzazione, sempre più necessaria in tempi di aumento delle temperature (un solo dato: dieci anni fa le abitazioni dotate di condizionatore estivo erano due su dieci, oggi una su due).
Sommando gli ingombri degli elementi esterni, degli split e delle caldaie tradizionali per la produzione di Acs, l’azienda calcola che il sistema recoCOMPACT presenti un ingombro addirittura inferiore e del resto quasi sempre le abitazioni unifamiliari cui è destinato dispongono già di locali di servizio dove collocare un oggetto poco più profondo di un armadio non rappresenta un problema particolare.
Elevato il livello di comfort acustico: attualmente recoCOMPACT è la soluzione più silenziosa sul mercato (in modalità notturna scende addirittura a 45dB(A). Gli utenti possono controllare l’impianto anche da remoto – funzione utilissima per le seconde case ma anche per la prima, al rientro vda un’assenza prolungata con l’immancabile app.
100% “made in Germany”, recoCOMPACT presenta un’efficienza energetica A++ conforme alla direttiva ErP ed è disponibile in una gamma di potenza da 3,6kW, 5,6kW e 7,2kW.
«Con recoCOMPACT– sintetizza Gherardo Magri, ad di Vaillant Italia – Vaillant segna un ulteriore traguardo nello sviluppo di soluzioni di nuova generazione in grado di contribuire a migliorare i livelli di benessere e ridurre l’impatto ambientale. La nuova soluzione conferma il nostro impegno verso un futuro più efficiente ed ecosostenibile».