Soluzioni contemporanee nel centro storico

MasC&aacute
ha un duplice significato: da una parte richiama l´antica tradizione della via
Mascarella, nel centro storico di Bologna, dove sorge l´edificio, via un tempo
ricca di attivit&aacute artigianali legate al vicino Campo Marzio; dall´altro, dopo
l´intervento dell´Atelier Traldi, é l´acronimo di ?Moduli Abitativi Sostenibili
Confortevoli e Attrezzati?: una quindicina di abitacoli il cui fascino
scaturisce da un uso sapiente di elementi e materiali frugali piú che
dall´esibizione di soluzioni pregiate e ricercate. Gli alloggi, scientificamente
concepiti ? inclusi gli arredi, prevalentemente su disegno originale – per
ottimizzare le funzioni del riposarsi, del cibarsi e dell´incontrarsi, offrono
comfort e ?producono? benessere. La flessibilit&aacute e l´adattabilit&aacute degli spazi,
personalizzabili secondo le diverse esigenze d´uso, é in sintonia con i
parametri del tutto nuovi dell´abitare contemporaneo che tende a sovrapporre e
a mescolare le attivit&aacute, i tempi, gli spazi, le funzioni specializzate un tempo
rigidamente separate e segregate.

Hardware
e software nell´edificio seicentesco

Il
recupero dell´antico edificio seicentesco che, adagiato su lotto gotico, si
sviluppa su quattro piani fuori terra, ha riportato la struttura alla sua
originaria identit&aacute architettonica: due volumi edilizi tra loro adiacenti,
attestati perpendicolarmente al fronte stradale, ciascuno con affaccio interno
su una propria corte. Il progetto ha quindi stabilito un criterio di intervento
che si é dimostrato piuttosto efficace e convincente: le ?invarianti
strutturali´, ovvero gli elementi che dal punto di vista storico erano
essenziali e intoccabili per l´identit&aacute dell´edificio, sono state considerate
come un vero e proprio hardware all´interno del quale introdurre gli elementi
utili ad attualizzare l´uso dell´edificio ottimizzandone le prestazioni da un
punto di vista funzionale, impiantistico ed energetico. Si tratta di elementi
leggeri, reversibili, sostituibili, come software da utilizzare quando ce n´é bisogno e da aggiornare
man mano che se ne ravvisi la necessit&aacute: é il caso, ad esempio, delle
cosiddette capsule umide, ovvero i
moduli dei servizi igienici, delle partizioni a secco, dei componenti
impiantistici e dei dispositivi volti al risparmio energetico, dei cappotti
termici e degli elementi fissi di arredo.

Spazi
emotivi e interattivi
i

Nel
corso del progetto, grazie a una serie di considerazioni condivise anche con la
committenza, si é immaginato che i futuri utenti del residence sarebbero stati
attratti oltre che dalla qualit&aacute del servizio, anche dalla qualit&aacute architettonica
del residence. A tale proposito si sono voluti realizzare spazi dal forte
impatto emotivo, atmosfere da sperimentare, luoghi sorprendenti in grado di
proporre modi dell´abitare inusuali e interattivi. Le scelte cromatiche che
differenziano le pareti interne da quelle perimetrali, le soffittature con la
sguscia luminosa perimetrale, i pavimenti in resina declinati su colorazioni
chiare e luminose costituiscono lo sfondo di una scena popolata da oggetti
disegnati con grande cura dei dettagli che diventano protagonisti di una sorta
di gioco seduttivo dell´abitare. All´utente infatti é data la possibilit&aacute di
spostare alcuni elementi architettonici e di arredo, modificarli, adattarli.
Queste metamorfosi ispirano creativit&aacute, appartenenza, ludicit&aacute.

Il
modulo cucina é costituito da un mobile attrezzato che definisce uno spazio di
lavoro concluso e protetto a diretto contatto con il soggiorno. Le due grandi
chele laterali lo proteggono alla vista e al contempo contengono al loro
interno spazi di stoccaggio e un piccolo ripostiglio.

La
grande porta a scomparsa che divide, a tutta altezza, la zona giorno da quella
notte, scompare completamente nella parete assumendo valore di finitura
architettonica verticale. Estratta anche parzialmente moltiplica lo spazio e
crea piacevoli rimbalzi prospettici.

Le
testate delle camere da letto sono attrezzate con comodini dalla forma a
lambda, sollevati da terra per facilitare le pulizie, integrati con lampade
Tolomeo, dotati di un sistema di aggancio che ne permette un facile spostamento
quando il letto matrimoniale debba essere diviso in due letti singoli.

Nei
soggiorni i grandi e comodi divani Campeggi si trasformano facilmente in letti
matrimoniali senza lasciar tracce di tale metamorfosi.

Il
mobile Cip&Ciop, disegnato per
permetterne un uso flessibile e multifunzione, é costituito da tre elementi tra
loro separabili e differentemente assemblabili: un tavolo su ruote che puó
essere facilmente spostato accanto alla cucina come piano di servizio o a
cavallo del letto per colazioni mattutine o confortevoli sessioni di lavoro
(laptop, scrittura); una libreria e un portatelevisore con cassettiera entrambi
dotati di ruote e quindi posizionabili a piacimento.

La
porta rotante di accesso ai servizi igienici, progettata da Traldi e protetta
da brevetto industriale, é un colpo di genio cinematografico: mettendosi al
centro del semicilindro e facendola ruotare l´utente si trova all´interno del
bagno senza essersi mosso. Indispensabile per i disabili (é larga 120 cm), é
divertente da usare per chiunque.

Capsule
umide e vene verticali

I
moduli corrispondenti ai servizi igienici sono stati concepiti come vere e
proprie capsule: elementi autosufficienti appoggiati all´interno dell´alloggio
in posizioni tali da non ostacolare possibili future differenti aggregazioni
degli alloggi. Di altezza inferiore a quella dell´alloggio, se ne coglie la
presenza come elemento architettonicamente rilevante.

Le
capsule umide sono sistematicamente affiancate ai moduli delle cucine: tra i
due elementi é predisposta un´intercapedine tecnica, una sorta di vena verticale
al cui interno corrono tutti gli impianti. Liberando gli alloggi da ulteriori
vincoli impiantistici questa soluzione offre un´ampia libert&aacute combinatoria in
prospettiva di future differenti aggregazioni delle unit&aacute abitative. Tutti gli
impianti sono poi facilmente accessibili per operazioni di manutenzione,
sostituzione o integrazione grazie alla rimozione di un pannello posto ad
altezza d´uomo dietro ai sanitari.

Un
edificio energeticamente disciplinato

Come
risultato di una disciplina progettuale che integra in modo radicale le scelte
architettoniche con quelle volte all´efficienza energetica dell´edificio il
residence é certificato in Classe A.

L´ottimizzazione
energetica di un edificio storico é stata ottenuta grazie a due fondamentali
interventi: la realizzazione di un involucro edilizio capace di un elevato
isolamento termico (cappotti interni con lastre in fibre di legno
mineralizzate, cappotti esterni in termointonaco, serramenti con vetri camera
bassoemissivi, manto di copertura ad alta efficienza termica); e l´allestimento
di dispositivi a basso consumo energetico per il riscaldamento e il
raffrescamento (pannelli radianti a soffitto alimentati da caldaie a
condensazione e ventilazione meccanica controllata in tutti i vani). Per
migliorare ulteriormente le performance energetiche sono stati predisposti
dispositivi in grado di aumentare l´illuminazione naturale: camini solari posti
in copertura che catturano la luce e la trasportano ai piani terra; specchi di
forma convessa che riflettono i raggi solari ai piani inferiori; tende esterne
in tessuto di fibra di vetro di colore chiaro che diffondono la luce del sole
all´interno dei cavedi. Per il collegamento meccanico verticale ai piani, invece
di un tradizionale ascensore é stato predisposto un montapersone. Dai consumi
di esercizio molto contenuti ma relativamente lento, induce l´utente a
utilizzarlo solo in casi di effettiva necessit&aacute, promuovendo piuttosto il moto
fisico che, per un edificio di tre piani ci sembra essere piú che
sostenibile. Pannelli fotovoltaici
sono stati predisposti in copertura. Le lampade del vano scale sono dotate di
led che garantiscono un basso consumo energetico e una durata di esercizio
molto elevata.

Alessandro Traldi

Bolognese,
Alessandro Traldi si laurea in architettura allo IUAV di Venezia. Dopo una
collaborazione con Renzo Piano fonda l´Atelier Traldi, prima a Genova e dal
1987 a Milano dove vive e lavora. Si occupa di progettazione architettonica, urbana
e di industrial design. Tra i suoi lavori il porto turistico di Loano (Sv), un
edificio per uffici con galleria commerciale a Dakar, l´ampliamento della
galleria del vento dello stabilimento Ferrari a Maranello, la fondazione Vedova
a Venezia, il nuovo teatro di Vibo Valentia. Attuamente sta lavorando sul
teatro Verdi di Ferrara, l´Istituto di genetica molecolare del Policlinico di
Milano e il polo scolastico di Massalengo (Lo).

Residence
I masCa´

Superficie complessiva: 700 mq

Committente: Mask51, Bologna

Progetto architettonico,
coordinamento generale e direzione artistica
: Atelier Traldi, Milano
(Arch. Alessandro Traldi; collaboratori Giuseppe Guglielmino, Inés Mori,Giuseppe Tonelli, Davide Olivieri,
Andrea Amighetti

Progetto
strutturale, impiantistico ed energetico
: Ricerca&Progetto, Galassi, Mingozzi e associati, Bologna
(Ing. Angelo Mingozzi, Ing. Sergio Bottiglioni, Ing. Raffaele Galassi, Ing.
Antonio Guarnaccia)

Direzione
lavori
: Ing. Alberto
Presti, Bologna

General
Contractor:
Tecnologie per Abitare srl, Bologna

Arredi su misura: ArredoLogicontract srl, Toscanella di Dozza (BO)

Cronologia

Progettazione: Gennaio ? Giugno 2007

Inizio Lavori: Ottobre 2007

Fine Lavori:
Aprile 2009

© 2020 IoArch. All Rights Reserved.

Scroll To Top