Il ministero russo dell’edilizia ha avviato un vasto piano di sostituzione e di rigenerazione urbana per tutte le città della nazione che prevede, entro il 2025, la costruzione di circa 900 milioni di metri quadrati di nuove abitazioni che daranno alloggio a 30 milioni di cittadini russi.
L’ambizioso piano di sostituzione degli edifici residenziali obsoleti di epoca sovietica ha preso il via lo scorso ottobre con il lancio di un concorso di progettazione internazionale affidato, per il coordinamento e la verifica della qualità urbana, architettonica e costruttiva degli elaborati a Strelka Kb, che oggi ha reso pubblici i venti progetti finalisti, selezionati da una giuria che comprende tra gli altri gli architetti Sergei Tchoban (Tchoban Voss Architekten, Jean-Paul Viguier; Ricardo Devesa, Helle Juul (Juul | Frost architects) e il professor Harald Mooij dello Strelka Institute.
Ai partecipanti (che potevano anche essere votati online) veniva chiesto di sviluppare quattro progetti residenziali per tre diversi ambiti urbani, a bassa o media altezza o per zone centrali a maggiore densità, che possano essere realizzati in differenti zone climatiche. L’idea infatti è quella di sviluppare, attraverso le idee vincitrici, circa 80 diversi standard di sviluppo edilizio e urbanistico replicabili alle diverse latitudini del Paese – con una superficie di 17 milioni di kmq, 56 volte l’Italia, la Russia è il più vasto Paese del mondo – semplificando l’opera degli sviluppatori e riducendone i costi, in una formula di partnership pubblico/privato a regia ministeriale.
Tra i finalisti annunciati oggi, premiati con un milione di euro (14.211 euro) ciascuno, anche – nella categoria “low rise” – lo studio romano Ta.r.i Architects (Marco e Matteo Tanzilli e Claudia Ricciardi).
Degli altri finalisti, dieci sono studi di progettazione russi (Plan_B, Pole–Design, Ad Hoc Architecture, 2Portala, DNK Architectural group, Pioneer Project group, DA Project, Akhmadullin Architects, Bureau ARD, LLC Escher, LLC Archi Fellows), due olandesi (Bold-Collective e Anarcitects Studio), lo studio lituano Do Architects, la Macedone Sara Simonska, gli sloveni di Grupo H, gli studi latino-americani di Luis Eduardo Calderón García (Colombia) e Ppa Arquitetura e un raggruppamento internazionale (Boustany | Suphasidh | Desfonds + A2OM)
La seconda fase del concorso designerà i progetti vincitori, fino a cinque per il primo premio di 2 milioni di rubli; fino a 5 per un secondo premio da 1,5 milioni di rubli e fino a 10 terzi classificati (1 milione di rubli).
I 20 progetti finalisti
categoria ´downtown´: Bold-collective, Olanda
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categoria ´downtown´: Bureau ARD, Russia
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categoria ´downtown´: DA Project, Russia
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categoria ´downtown´: LLC Archi fellows, Russia
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categoria ´downtown´: Luis Eduardo Calderón García, Colombia
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categoria ´downtown´: Pole Design, Russia
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categoria ´downtown´: Sara Simoska, Macedonia
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categoria ´mid-rise´: 2Portala, Russia
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categoria ´mid-rise´: Ad Hoc Architecture, Russia
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categoria ´mid-rise´: Anarcitects Studio, Olanda
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categoria ´mid-rise´: DNK Architectural Group, Russia
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categoria ´mid-rise´: DO Project, Russia
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categoria ´mid-rise´: gruppo di progettazione formato da Boustany | Suphasidh | Desfonds + A2OM |
categoria ´mid-rise´: LLC Escher, Russia |
categoria ´mid-rise´: Plan_B, Russia
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categoria ´low-rise´: Grupo H, Slovenia
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categoria ´low-rise´: TA.R.I Architects, Italia
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categoria ´low-rise´: Pioneer Project Group, Russia
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categoria ´low-rise´: PPA Arquitetura, Brasile
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categoria ´low-rise´: Achmadullin Architects, Russia |