Il progetto di Soa per il recupero di un baglio nella campagna trapanese

Casa Fevi è il frutto di un intervento di ristrutturazione e rifunzionalizzazione di una porzione di baglio storico nella campagna trapanese condotto da Soa – Salvatore Oddo Architetto.

 

Nell’operazione progettuale sono state conservate, rispetto allo stato originale dei luoghi, la volumetria e la sagoma dell’edificio, ph. ©Benedetto Tarantino.

 

In origine la struttura di 410 metri quadrati non presentava elementi di pregio architettonico e si distingueva dalla restante parte del complesso abitativo per assenza di decoro e per cattivo stato manutentivo.
Lo sforzo progettuale è stato quello di adattare il luogo alle esigenze contemporanee di una giovane coppia, instaurando un nuovo dialogo con il contesto paesaggistico.

 

Il cattivo stato manutentivo della struttura prima dell’intervento di Salvatore Oddo.

 

Sono molti gli elementi della tradizione locale che entrano in gioco nel progetto. Il colore e i materiali creano punti di contatto fra antico e nuovo: i tetti a falde in legno sono stati coperti con antichi coppi recuperati e il colore rosa delle murature restituisce l’atmosfera tipica della campagna mediterranea.

 

L’architettura si colloca nel solco della tradizione costruttiva delle residenze connesse all’agricoltura della Sicilia occidentale, ph. ©Benedetto Tarantino.

 

L’impianto tipologico riprende i principi degli edifici a corte, come bagli e masserie, raggruppando i volumi attorno a uno spazio centrale a cielo aperto che fa da cerniera ai diversi ambienti. I tre corpi di fabbrica sono interconnessi al piano terra da un’addizione leggera in vetro e ferro.

 

La struttura si compone di tre corpi di sono interconnessi al piano terra da un’addizione in vetro e ferro, ph. ©Benedetto Tarantino.

 

La riqualificazione ha interessato il riordino degli spazi abitativi interni, la ridisposizione degli interpiani per la sostituzione dei solai, impraticabili prima dei lavori, la ricollocazione delle bucature esterne e l’inserimento di una struttura metallica utile a creare un collegamento coperto tra i tre corpi di fabbrica.

L’intervento, indispensabile dato il cattivo stato di conservazione dell’edificio, ha imposto un consolidamento strutturale della muratura portante, nonché delle opere di fondazione, attraverso azioni mirate.

 

L’impianto tipologico della costruzione riprende i principi degli edifici a corte, come bagli e masserie, ph. ©Benedetto Tarantino.

 

I materiali tipici dell’architettura rurale del posto (ferro, legno e pavimentazione cementizia) sono stati reinterpretati in chiave contemporanea. Il colore infine crea un dialogo con l’architettura storica adiacente, senza scadere nell’effetto mimetico.

 

Una scala metallica appesa ai solai conduce ai piani superiori. Il primo gradino della scala interna è l’antica soglia del portone di ingresso della vecchia costruzione, tagliata su misura per le nuove esigenze, ph. ©Benedetto Tarantino.

Salvatore Oddo

ritratto bn

Nato a Erice nel 1988 e laureatosi a Palermo, il progettista avvia il suo studio nel 2017 a Erice occupandosi di progettazione architettonica alle varie scale, dall’architettura degli interni al progetto di paesaggio, nella continua ricerca di un equilibrio tra il nuovo e l’esistente.
In precedenza aveva collaborato con Mellusoarchitettura, con cui ha partecipato a numerosi concorsi internazionali di progettazione e allestimenti per mostre.

Dal 2018 Salvatore Oddo affianca alla pratica professionale quella di ricerca, collaborando ai corsi di Progettazione architettonica I, V e Architettura degli Interni e Arredamento di Antonio Biancucci presso il Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Palermo.

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