Oggi il Cda della Biennale di Venezia, su proposta dell’attuale presidente Roberto Cicutto e in accordo con Pietrangelo Buttafuoco che lo sostituirà per il prossimo quadriennio, ha nominato Carlo Ratti direttore del Settore Architettura, con lo specifico incarico di curare la 19. Mostra Internazionale di Architettura che si svolgerà a Venezia da sabato 24 maggio a domenica 23 novembre 2025
Architetto e ingegnere, Carlo Ratti è direttore del Senseable City Lab al Massachusetts Institute of Technology (Mit) e docente al Politecnico di Milano. È socio fondatore dello studio Cra-Carlo Ratti Associati (Torino, New York City, Londra). Laureato presso il Politecnico di Torino e l’École Nationale des Ponts et Chaussées di Parigi, ha conseguito un PhD in Architettura all’Università di Cambridge in Inghilterra, completando la sua tesi di dottorato come Fullbright Scholar presso il Mit.
Uno dei dieci studiosi più citati a livello internazionale nel campo della pianificazione urbana, Ratti è co-autore di oltre 750 pubblicazioni scientifiche, tra cui il recente Atlas of the Senseable City (con Antoine Picon, edizioni Yale University Press). Già relatore a Ted, pubblica in modo regolare articoli di opinione sui maggiori media internazionali. Ricopre il ruolo di co-presidente dei Global Future Councils su Città e Urbanizzazione del World Economic Forum.
La sua esperienza curatoriale comprende progetti in diverse parti del mondo.
È stato direttore didattico allo Strelka Institute for Media, Architecture and Design di Mosca, curatore del Bmw Guggenheim Pavilion di Berlino e curatore del padiglione Future Food District durante Expo Milano 2015. È stato capo curatore dell’ottava Biennale di Urbanistica/Architettura di Shenzhen nel 2019, co-curatore della seconda Biennale di Design di Porto nel 2021 e Mediatore Creativo responsabile della pluripremiata Visione Urbana della Biennale Nomade Europea Manifesta 14 a Pristina nel 2022.
Tre dei suoi progetti – il Digital Water Pavilion per l’Expo di Saragozza del 2008, la Copenhagen Wheel e Scribit – sono stati inclusi nell’annuale elenco delle “migliori invenzioni dell’anno” di Time Magazine. Fast Company lo ha definito uno dei “designer più influenti d’America”. Bloomberg lo ha nominato il “filosofo della città sensoriale”.
«A noi architetti piace pensare di essere ‘smart’ – ha commentato Carlo Ratti – ma la vera intelligenza è ovunque: dall’ingegno disincarnato dell’evoluzione naturale, alla crescente potenza di calcolo dei nostri computer, fino a una diffusa saggezza collettiva. Per affrontare un mondo in fiamme, l’architettura deve riuscire a sfruttare tutta l’intelligenza che ci circonda. Sono profondamente onorato di avere l’opportunità di curare la Biennale Architettura 2025».