Presentato l’altroieri a Milano lo stato di fatto del progetto di rigenerazione urbana dei sette scali ferroviari milanesi avviato nel 2017 con l’accordo di programma firmato da Comune di Milano, Regione Lombardia, Fs Italiane, Rfi e Fs Sistemi Urbani e Savills Investment Management Sgr.
La novità di rilievo riguarda indubbiamente l’ex-scalo di Porta Romana, che ospiterà il villaggio olimpico di Milano-Cortina 2026 e per il quale sono quasi pronte le linee guida per il masterplan e il bando di gara, con l’obiettivo di arrivare alla vendita dell’area entro il primo semestre 2020.
Lo sviluppo dell’area – una superficie complessiva di 187.000 mq – comprenderà le opere di urbanizzazione e infrastrutturazione, nonché di trasformazione di aree a verde pubblico. Terminati i Giochi, le residenze degli atleti saranno riconvertite in alloggi di housing sociale e per studenti universitari. Nel frattempo RFI-Rete Ferroviaria Italiana sta sviluppando il progetto della nuova stazione di Porta Romana, in asse con l’attuale, insieme a un sistema integrato di accessibilità ciclopedonale con la stazione di piazzale Lodi della linea 3 della metropolitana.
La stazione ferroviaria di Porta Romana oggi e, a destra, nel progetto che sta sviluppando RFI |
Per quanto riguarda gli altri scali, a ottobre 2018 era stato lanciato il concorso internazionale Farini per il masterplan degli ex scali Farini – 400.000 mq – e San Cristoforo, vinto dal raggruppamento guidato da OMA e comprendente Laboratorio Permanente, Vogt Landscape Architects, Philippe Rahm Architectes, Net Engineering, Ezio Micelli, Arcadis Italia, Temporiuso.net e Luca Cozzani con il progetto Agenti climatici.
Nell’ex-scalo Farini nascerà un parco unitario e lineare di oltre 25 ettari. Oltre al campus dell’Accademia di Brera, in base all’accordo di programma su Farini sorgeranno anche mille appartamenti di edilizia residenziale sociale, che diventeranno 1.500 con l’edilizia convenzionata ordinaria.
La superficie di 14 ettari dello scalo San Cristoforo sarà totalmente destinata a parco pubblico.
render del masterplan per lo scalo Farini (courtesy OMA – Laboratorio Permanente). |
Un nuovo quartiere di housing sociale invece, il primo in Italia a zero emissioni, con case prevalentemente in affitto e verde, per i circa 73.500 mq dell’ex-scalo Greco-Breda. Di questi, al netto delle aree previste per l’esercizio ferroviario (circa 11mila metri quadrati), il 72% (circa 45mila metri quadrati) saranno destinati a verde, spazi, percorsi pedonali e attrezzati a uso pubblico, più della quota del 60% fissata dall’accordo di programma. In totale si prevede che il nuovo quartiere ospiterà 400 nuovi alloggi di housing sociale (60% in locazione e 40% in vendita convenzionata agevolata) e circa 300 posti letto per studenti, per un totale di circa 1.500 nuovi residenti.
Per la riqualificazione dell’ex scalo Greco-Breda è stato immaginato un percorso particolare attraverso la partecipazione a Reinventing Cities, il bando internazionale promosso da C40 che prevede l’alienazione di siti dismessi da destinare a progetti di rigenerazione ambientale e urbana, nel rispetto dei principi di sostenibilità e resilienza.
Sono state presentate diverse manifestazioni d’interesse, tre delle quali selezionate dalla commissione giudicatrice per la seconda fase del concorso conclusasi con la presentazione delle proposte e l’aggiudicazione dell’area nel maggio 2019. Il progetto vincitore s’intitola L’Innesto, presentato dal team guidato da Fondo Immobiliare Lombardia e gestito da Investire Sgr con Fondazione Housing Sociale come partner strategico, Barreca & La Varra per il progetto architettonico e del paesaggio e Arup Italia per il progetto urbanistico e ambientale.
Innesto è il masterplan per lo scalo Greco-Breda. Progetto architettonico di Barreca e La Varra e ambientale di Arup (render courtesy BLV, Wolf visualizing). |
Come per Greco-Breda, lo scalo di Lambrate rappresenta una delle sette aree con cui Milano partecipa alla seconda edizione del bando internazionale ReinventingCities. L’iniziativa è stata illustrata da Fs Sistemi Urbani e comune di Milano lo scorso dicembre e si concluderà nei primi mesi del 2021.
Per lo sviluppo dello scalo Rogoredo è stato lanciato un concorso di idee AAA architetticercasi promosso da Confcooperative Habitat. L’iniziativa è stata presentata a ottobre 2019 in Fondazione Feltrinelli da Fs Sistemi Urbani con il patrocinio, fra gli altri, di Regione Lombardia e Comune di Milano.
Ancora in attesa di gara per il masterplan lo scalo Porta Genova, per il quale sono previste procedure partecipative per raccogliere le istanze della cittadinanza, come previsto dall’accordo di programma.
Si è parlato infine della Circle Line, ovvero del collegamento ferroviario che percorrerà l’intero perimetro della città e per la cui realizzazione l’accordo di programma prevede 97 milioni di euro di investimenti. È in fase di gara l’aggiudicazione dei lavori per la realizzazione della nuova stazione di Tibaldi, con l’obiettivo di avviarli nell’aprile 2020. Il Collegio di vigilanza ha approvato la realizzazione di una fermata ferroviaria aggiuntiva a quella già prevista dall’accordo di programma (fermata Stephenson) in corrispondenza della passerella di collegamento delle aree ex Expo (ora Mind, Milano Innovation District) e Cascina Merlata. È in corso la progettazione per la nuova stazione di Porta Romana.
All’incontro del 19 gennaio, che si è svolto presso la stazione di Porta Romana, hanno partecipato il sindaco Sala, il presidente della Regione Fontana, l’assessore Maran, il presidente di Fs Sistemi Urbani De Vito e l’amministratore delegato Lebruto.