SCULTOREO E FLESSIBILE

Due gli obiettivi perseguiti da Marco Acerbis nella progettazione di Target, il nuovo proiettore a Led di Platek: l’integrazione architettonica e la flessibilità di utilizzo.

A fronte di buoni risultati estetici, gli apparecchi per l’illuminazione architetturale risultano talvolta corpi estranei rispetto alle architetture che devono illuminare, anche perché in genere non vengono progettati insieme all’edificio.

In secondo luogo, accade che in fase di installazione mal si adattino al progetto della luce, imponendo soluzioni “acrobatiche” che rischiano di impattare ancora di più sul risultato finale.

Gli snodi nascosti nel corpo dell’apparecchio rendono Target, realizzato in acciaio e alluminio anodizzato (due le versioni di colore, grigio e antracite) ruotabile rispettivamente di 180° e 360° sui suoi assi.

Fissato nella posizione corretta, il proiettore assume una forma scultorea di chiaro segno urbano e contemporaneo la cui semplicità si adatta con eleganza ma senza travestimenti anche a edifici monumentali di altre epoche.

Con protezione all’acqua e alle polveri di grado IP65, Target è disponibile nei formati S, M (base 120) e L (base 220), da 4 a 16 sorgenti Led per potenze assorbite da 9W a 36W. Quattro tagli alla base dell’apparecchio permettono il deflusso di eventuale acqua di ristagno.

 

Marco Acerbis, 42 anni, dopo la laurea in architettura al Politecnico di Milano ha lavorato per 7 anni a Londra presso lo studio Foster & Partners prima di aprire il suo studio di architettura e design in Italia nel 2004.

I suoi prodotti hanno già ottenuto numerosi riconoscimenti internazionali: dalla lampada Vertigo per FontanaArte, nella collezione permanente del Vitra Design Museum, alla menzione d’onore al XXI Compasso d’Oro (2008) con la maniglia Prius per Colombo Design. Ultimo in ordine di tempo il Red Dot Award 2015 conquistato con il rubinetto Wave di IB Rubinetterie

© 2020 IoArch. All Rights Reserved.

Scroll To Top