Nel 2017, sulla facciata della stazione ferroviaria di Venezia rivolta verso Piazzale Roma, l’artista e ricercatore Andreco (Andrea Conte, Roma, 1978) disegnò un murale con le linee e le quote dei livelli che il mare potrebbe raggiungere nei prossimi decenni. Tra le linee ci sono formule, simboli e acronimi chiave delle scienze del clima, come le sempre più note ‘ppm’ con cui misuriamo la concentrazione di anidride carbonica nell’atmosfera.
Sea Level Rise – interpretazione artistica di scenari frutto di ricerca scientifica – ora è stata restaurata, insieme alla grande installazione dedicata alla resilienza del delicato ecosistema lagunare, che tornerà ad ospitare un erbarium di piante autoctone che oggi difendono la laguna dall’erosione.
Sea Level Rise è per Andreco il quarto capitolo di un percorso tra scienza e arte attraverso la vulnerabilità del territorio tra scienza ed arte che lo vide all’opera, per esempio, a Bari per raccontare l’accelerazione della desertificazione.
Da quell’intervento nacque l’associazione culturale Andreco Studio – Climate Art Project per portare avanti progetti tra arte scienza e buone pratiche ambientali, che opera allo sviluppo di progetti multidisciplinari per sensibilizzare la cittadinanza sulle possibili azioni per contrastare la crisi climatica e sociale.
Fondamentale per il ripristino dell’opera, accanto all’Università Ca’ Foscari, il supporto delle aziende che hanno fornito gratuitamente i materiali: Spring Color, azienda marchigiana pioniera nel settore della bioedilizia che produce pitture naturali che non emettono sostanze volatili nocive, e De Castelli, che lavorando il metallo innesta in processi tipicamente industriali un fare artigianale in un percorso culturale che mette al centro il valore estetico, oltre che funzionale, della materia primigenia.