Shenyao Art Center, un progetto che valorizza gli spazi industriali

Rinnovare gli spazi di un complesso industriale dismesso, aggiornarne le funzioni e preservare la sua identità originale è la sfida che Atelier Liu Yuyang Architects (ALYA) è stato chiamato a compiere a Shanghai per il Shenyao Art Centre situato nel distretto Jiading, lungo la principale autostrada cinese che collega Shanghai e Pechino.

 

L’atrio semicoperto introduce luce naturale e verde nella parte più profonda degli spazi interni, ©Zhu Siyu.

 

La rigenerazione di una serie di fabbriche degli anni Novanta – per un totale di 12.453 mq – è stata attuata conservandone la struttura e la relazione con il sito e aggiungendo un’atmosfera creativa e nuove funzioni.
Lo studio ha conservato il telaio di cemento al suo stato grezzo e ha riconfigurato gli spazi interni aggiungendo nuovi volumi con struttura di metallo e rivestimento di policarbonato. Il grande volume della fabbrica è ora aperto da un nuovo corridoio inserito con una tettoia di vetro per collegare i lati anteriore e posteriore del sito, massimizzando la luce e garantendo la flessibilità d’uso necessaria alla produzione artistica del nuovo centro culturale.
Sono stati riconfigurati i volumi interni della fabbrica, impostati in modo flessibile, e creati spazi espositivi multipli di diverse scale nella struttura originale.

 

Anche le nuove aree distributive massimizzano l’uso della luce, ©Zhu Siyu.

 

Atelier Liu Yuyang Architects ha riprogettato anche le facciate esterne con un disegno che combina linee curve e ortogonali, in modo da generare varietà formale mantenendo un linguaggio unitario e riconoscibile. Per la ristrutturazione della facciata est è stata utilizzata la combinazione di linee ortogonali e curve secondo le diverse parti architettoniche: il vestibolo concavo, i rivestimenti delle finestre si adattano alle diverse scale dello spazio e la facciata continua in lamiera d’acciaio collega i balconi.

 

La facciata sud dell’edificio, mossa e articolata, combina linee curve e ortogonali, ©Zhu Siyu.

 

Nella sezione ovest del complesso una parte dei muri e della copertura è stata rimossa lasciando a vista lo scheletro strutturale in cemento armato che scandisce la successione degli spazi del laboratorio, affiancato da una facciata di policarbonato che rende esplicito l’approccio progettuale basato sulle stratificazioni temporali.

 

La vecchia fonderia è il centro del parco artistico. Di fronte è stato realizzato un nuovo edificio per uffici, sempre su progetto di ALYA, ©Zhu Siyu.

 

Di fronte alla prospettiva di uno sviluppo futuro in quest’area, il progetto ha trasformato l’ex complesso industriale in un nuovo centro artistico e creativo per il pubblico, prevedendo una naturale integrazione con l’edificio per uffici realizzato in una seconda fase sempre su progetto di ALYA. Attraverso pareti curve, la forma architettonica con varie altezze dell’edificio in mattoni diversifica ulteriormente il contesto dell’ambiente urbano circostante.

 

Vista dal canale che circonda il complesso dell’edificio per uffici realizzato in una seconda fase di progetto, ©Zhu Siyu.

 

Conservare elementi esistenti, demolire parti non necessarie, aggiungere nuovi volumi e strutture: lo studio ha agito liberamente sul complesso industriale, riuscendo a valorizzarne la struttura, senza rinunciare alla contemporaneità, pensando a soluzioni ibride e armoniche tra passato, presente e futuro.

 

Vista dall’alto del complesso in cui convivono le nuove funzioni artistiche e di terziario, ©Zhu Siyu.

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