SISTEMI FRENANTI ECO: IL PROGETTO COBRA

Brembo, Italcementi, Istituto Mario Negri e CiaoTech collaborano al Progetto Cobra di ricerca per migliorare le performance ambientali dei sistemi frenanti finanziato dal programma LIFE+ della Comunità Europea.

il progetto Cobra impegnerà per i prossimi 4 anni 41 ricercatori di settori e aree di competenza molto diverse tra loro nello sviluppo di nuovi sistemi frenanti più performanti dal punto di vista ambientale e basati su una particolare miscela idraulica composta in parte da materiali innovativi a base di cemento. Diverso dalla resina fenolica utilizzata attualmente per le pastiglie dei freni, il nuovo legante idraulico garantirà le stesse caratteristiche frenanti a fronte di una riduzione dell’utilizzo di energia e acqua durante il processo produttivo: da 80 MJ/kg delle resine fenoliche a 6 MJ/kg del cemento, da 150 l/kg delle resine fenoliche ai 3,5 l/kg della miscela cementizia.

Come dichiarato dall’ingegner Alessandro Ciotti, responsabile ricerca avanzata e sviluppo di Brembo, Cobra nasce dall’attenzione che Brembo rivolge da sempre all’impatto ambientale dei propri prodotti e delle proprie produzioni. L’azienda, che già promuove in ambito europeo la necessità di monitorare e studiare la quantità e la qualità delle emissioni di polveri rilasciate durante la fase di frenata, si prefigge un ulteriore obiettivo con questo progetto: rendere eco-compatibile a livello industriale il processo di produzione di pastiglie freno di nuova generazione. Sostituendo la resina fenolica, materiale organico ad oggi maggiormente utilizzato nella produzione di pastiglie , con un materiale innovativo a base cementizia, si potranno ottenere diversi vantaggi in termini di minori risorse impiegate nelle fasi di lavorazione, con significativi risparmi di energia e di acqua utilizzata.

La possibilità di studiare materiali cementizi innovativi all’interno dei sistemi frenanti del futuro è un’opportunità nuova e stimolante per i ricercatori di i.lab, il centro di ricerca e innovazione di Italcementi, afferma Enrico Borgarello, direttore ricerca e innovazione di Gruppo Italcementi. E’ un’attività che si inserisce nell’ambito delle ricerche che la società sta conducendo da diversi anni sulle nuove performance del cemento che si conferma, anche in questo caso, come materiale sicuro, durevole, sostenibile e capace di essere anche innovativo. Ne sono la riprova i riconoscimenti che Italcementi ha ricevuto a livello internazionale per i propri prodotti, come la nomination all’European Patent Award, l’Oscar dell’innovazione, e l’importante finanziamento dall’Unione Europea per le ricerca sul grafene, un materiale la cui scoperta è stata premiata con un Nobel.

 

 

 

 

 

 

 

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