La Biennale Architettura di Chicago e la Danish Art Foundation hanno annunciato il progetto vincitore della call di partecipazione all’edizione 2021 della manifestazione, intitolata ‘The Available City’: si tratta di Soil Lab, sviluppato da un team internazionale che oltre ai giovani progettisti – Eibhlín Ní Chathasaigh (Dublin), James Albert Martin (Dublin), Anne Dorthe Vester (Copenhagen), Maria Bruun (Copenhagen) – comprende i residenti del quartiere di North Lawndale dove verrà realizzato per un costo di 192.000$, parte della somma stanziata dalla Danish Art Foundation per la partecipazione alla Biennale di Chicago.
The Soil Lab, che gli autori si augurano possa trasformarsi in un punto di aggregazione permanente per il quartiere, ha a che fare con la terra: un workshop aperto a studenti e residenti per realizzare piccole strutture utili alla fruizione dello spazio pubblico lavorando con la terra per costruire mattoni, ceramiche e strutture realizzate in terra cruda. Del tutto in sintonia con il tema della Biennale, che intende promuovere un approccio al progetto urbano che abbia la sue radici nel coinvolgimento attivo della popolazione mettendo in comunicazione progettisti di calibro internazionale e cittadini.
«Questa commissione è un’opportunità per portare bellezza in spazi di ritaglio e abbandonati della nostra città – ha detto il sindaco di Chicago Lori E. Lightfoot. Sono felice che questo progetto possa incoraggiare i nostri cittadini ad apprendere e a crescere facendo ricorso all’arte».
The Available City, guidata dal direttore artistico David Brown, sta sperimentando nuovi usi del progetto e dell’architettura per rispondere alla realtà del tessuto urbano esistente. Soil Lab contribuisce agli sforzi in corso per trasformare lembi di spazio pubblico sottoutilizzato in nuovi asset per la comunità e per creare nuovi spazi condivisi per e con i residenti di North Lawndale. «Il progetto vincitore – ha proseguito David Brown – avvicina il pubblico ai materiali e ai sistemi costruttivi per dare forma a un nuovo genere di spazio collettivo in maniera del tutto coerente con il tema di The Available City».
Il gruppo di Soil Lab inizierà il lavoro in primavera con una serie di conversazioni online con i residenti del quartiere. Nel corso dei prossimi sette mesi il progetto prenderà forma accanto a un luogo dove studenti della CCA Academy (Community Christian Alternative) conducono un orto urbano in permacoltura.
Elementi costruiti in mattoni – panchine, tavoli e una galleria – incoraggeranno il movimento, l’interazione, la sosta e la conversazione. Il luogo sarà pronto a settembre, alla data di apertura della manifestazione internazionale.