Recentemente Armstrong Building Products ha presentato Seismic Rx®, un sistema di sospensione in grado di migliorare la stabilità del controsoffitto anche per edifici costruiti in aree ad elevata pericolosità sismica.
Sottoposto a prove dinamiche e statiche presso l’Università di Buffalo (NY), Seismic Rx® ha ottenuto dal servizio di valutazione dell’Icc (International Code Council) una dichiarazione di conformità alla regolamentazione USA per eventi sismici a rischio grave nell’ambito dei componenti non strutturali. Il nuovo prodotto inoltre è conforme alle normative europee EN 1998-1 e EN 13964.
Con costi di installazione contenuti, la soluzione, adatta per tutta la gamma di pannelli per controsoffitti acustici con dettagli bordo Board, Tegular e Vector di Armstrong, è particolarmente adatta per ambiti nei quali è richiesta la massima sicurezza, come scuole, ospedali o strutture di emergenza che devono garantire piena operatività in qualsiasi condizione.
In dettaglio, Seismic Rx® prevede l’utilizzo di una struttura Prelude 24 mm XL2 e di specifici accessori, da adottare a seconda delle aree di pericolosità. In zone a rischio moderato è raccomandato l’uso del profilo perimetrale T 3024 H, di controventi – che fungono da ulteriore sistema di contenimento delle forze dinamiche laterali e verticali esercitate dalle onde sismiche – e di clip su tutti i lati della stanza, al fine di impedire alle estremità dei traversini e dei profili portanti di separarsi in caso di scosse.
Nelle aree più critiche, a questi devono essere associati giunti di separazione per l’orditura principale e secondaria ed è infine necessario adottare disposizioni particolari per gli elementi di servizio, come i corpi illuminanti e le griglie di ventilazione, che vanno pendinati al solaio in maniera indipendente.
Presentando la nuova soluzione l’azienda ha richiamato l’attenzione sulla proroga fino al 31 dicembre 2021 delle detrazioni per gli interventi di adeguamento antisismico. Le agevolazioni si applicano sia alle imprese che alle abitazioni, nella misura del 50%, fino a un ammontare complessivo delle spese non superiore a 96.000 euro per unità immobiliare/anno. La percentuale si eleva fino al 70% o all’80% qualora i lavori determino il passaggio, rispettivamente, ad una o due classi di rischio inferiori, per immobili ricadenti nelle zone 1, 2 e 3.