Il 30 e 31 maggio e il 1° giugno prossimi, all’ex Mattatoio di Roma, si terrà l´evento conclusivo della quinta edizione della Biennale dello Spazio pubblico. L’evento, che si terrà nelle aule del dipartimento di Architettura di Roma Tre, è promosso dall’Istituto nazionale di urbanistica, dal Consiglio nazionale architetti pianificatori paesaggisti e conservatori, dal dipartimento di Architettura di Roma Tre, dall’Associazione italiana architettura del paesaggio e dall’Associazione italiana per l’ingegneria del traffico e dei trasporti.
All’iniziativa romana potranno partecipare coloro i quali – enti locali, associazioni, centri di ricerca, esperti – hanno in programma, entro il 29 maggio prossimo, iniziative coerenti con i temi della Biennale: verde pubblico, mobilità sostenibile, arte pubblica.
Come è noto, la Biennale 2019 non si compone di un singolo evento, ma di numerose iniziative che si svolgeranno tra febbraio e maggio sul territorio nazionale e all’estero; il tema è il “Viaggio nei comuni delle buone pratiche”.
Il percorso sarà accompagnato da call e concorsi per raccogliere i punti di vista di progettisti, cittadini, artisti fotografi, videomaker, mentre mostre e performance aiuteranno le riflessioni sui tre temi.
L’obiettivo dell’iniziativa romana è giungere a conclusioni utili per il miglioramento della qualità dello spazio pubblico – dalla scala locale a quella internazionale – come contributo al raggiungimento dell’impegno contenuto nell’Agenda 2030: assicurare a tutti, entro il 2030, spazi verdi e pubblici sicuri, inclusivi e accessibili, soprattutto per donne, bambini, anziani e disabili.
Il sito web www.biennalespaziopubblico.it darà conto e fornirà aggiornamenti su tutte le iniziative di avvicinamento e di costruzione dell’evento conclusivo, che farà perno sui tre workshop principali, che metteranno a fuoco problemi e soluzioni.
Come negli anni scorsi, è confermata la collaborazione della Biennale con UN – Habitat, il Programma delle Nazioni unite per gli insediamenti umani.