Sperimentazioni litiche in mostra a Verona

Tra le numerose iniziative della prossima edizione di Marmomacc ospitate all´interno di Inside Marmomacc & Abitare il Tempo (pad.1) le due mostre Verticalità Litiche e Stereotomic Design presentano una serie di progetti e prototipi che indagano le potenzialità tecniche ed espressive dei materiali litici sperimentando nuove applicazioni nel campo del design e dell’architettura contemporanea.   

Curata da Claudio Alessandri, Raffaello Galiotto, Vincenzo Pavan e Gianluca Gimini, la mostra Verticalità Litiche raccoglie una serie di prototipi in pietra di design architettonico progettati dagli studenti del corso di laurea in Design del Prodotto Industriale dell’Università di Ferrara e realizzati in collaborazione con aziende italiane del settore lapideo.

I prototipi sono stati elaborati nel corso dell’anno accademico 2013-2014 dedicato allo studio e al progetto tecnico-formale di elementi di design in pietra assemblabili pensati per essere integrati nel progetto architettonico e sperimentare nuove forme per rivestimenti o pareti strutturali e divisorie.

Al progetto didattico hanno partecipato alcune aziende italiane del settore lapideo – Consorzio Marmisti Chiampo, Grassi Pietre, Lithos Design, Pibamarmi, Arredo di Pietra, Altair, software Evolve – che hanno contribuito a orientare gli studenti sia nella scelta dei materiali che in fase di prototipazione fornendo informazioni sui sistemi di progettazione in 3D e sui programmi di modellazione della pietra impiegati dalle moderne macchine di lavorazione.

“Oltremuro” di Manfra e Salomoni 

L’esposizione Stereotomic Design, curata da Giuseppe Fallacara del dipartimento DICAR del Politecnico di Bari, rappresenta invece un’indagine sulle nuove possibilità di ricerca e sperimentazione della progettazione stereotomica – ovvero di elementi strutturali in pietra da taglio per la realizzazione di strutture complesse – nel campo dell’architettura contemporanea. La mostra è composta da tre diversi allestimenti:

 

Lithic design_Visioni, realizzato da Giuseppe Fallacara e Vincenzo Minenna con la collaborazione di PI.MAR, consiste in un cubo in pietra leccese composto da grandi conci a forma di parallelepipedo sui quali sono impressi in negativo alcuni volti. Attraverso i fori degli occhi si potrà osservare una sequenza di immagini in 3D che rappresentano spazi voltati complessi con apparecchiature stereotomiche realizzate con modellatori parametrici e macchine utensili a controllo numerico computerizzato.

 

Structural Stone design, a cura di Giuseppe Fallacara e Marco Stigliano, presenta tavole grafiche e modelli in scala di strutture sperimentali in pietra da taglio. I prototipi sono stati realizzati con la collaborazione di Atelier de la Pierre d’Angle Brignoles e Picardie durante alcuni stage universitari e rappresentano esempi di studio e di riflessione morfologico-strutturale sui nuovi linguaggi costruttivi.

 

Curato da Giuseppe Fallacara, Brandon Clifford e Jelle Feringa in collaborazione con MGI Sicilmarmi e T&D Robotics, l’allestimento Robostereotomic design prevede la realizzazione di Parabolithic, una vela aerea in marmo bianco di Carrara che segue, come indicato dal nome, la geometria del paraboloide iperbolico e ha un’altezza massima di circa 2,80 metri.

 

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