TARANTO, CONCLUSA LA SECONDA MAS WEEK 2018

Si è conclusa la seconda edizione della Mas Week, la manifestazione-evento che ha radunato a Taranto architetti provenienti da tutt’Italia. Scopo dell’iniziativa l´avvio di un confronto sulla rigenerazione urbana della Città Vecchia attraverso una serie di eventi dedicati all’architettura, al design, all’arte, al cinema e alla musica. 

Il claim dell’edizione di quest’anno, Creativity is the future, ha dimostrato che puntare alla creatività aiuta a innescare percorsi di rigenerazione sociale e culturale, prima ancora che urbana.

Mas Week 2018; Hortus-Mytilus, Giardino di Reste, a cura Green Routes

 

L’iniziativa – ideata da Giuseppe Fanelli, Gemma Lanzo, Francesco  Lasigna e Carmine Chiarelli, fondatori della società immobiliare e general contractor Mas – Modern Apulian Style – è riuscita a creare un interesse nazionale e internazionale attorno a Taranto.

Gli studi di architettura che hanno partecipato all’evento sono stati anche chiamati a occuparsi della città, affinché Taranto diventi materia di studio e di interesse per creare un workshop permanente utile a rendere rapido il percorso di rigenerazione.

Palazzo Pantaleo, sede della Mas Week 2018

 

«Il nostro sogno – ha dichiarato Gemma Lanzo, cofondatrice di Mas e curatrice della Mas Week – è accendere una nuova passione per le arti in genere, per accrescere la cifra culturale della città, per realizzare dei contenitori in cui si possa fruire arte, cinema, teatro, musica e anche architettura e design. Un vero e proprio quartiere creativo diffuso e interconnesso». 

Il cuore della settimana è stato il Mas_Taranto International Workshop 2018 dal titolo Creative District for Old Town, a cui hanno partecipato studenti universitari e architetti di diverse regioni italiane.

«L’eccezionalità del contesto storico, sociale e geomorfologico della città – ha spiegato Alessio Battistella, coordinatore scientifico della manifestazione – rende Taranto uno straordinario laboratorio di sperimentazione, in grado di dare risposte provenienti dal proprio interno. In questo senso si è proposto il concetto di upcycling come strumento di lettura della città capace di rigenerarsi e generare relazioni a partire dagli elementi già presenti sul territorio. L’obiettivo sarà lavorare sulla e con la città dal suo interno, ridurre il consumo di suolo ed enfatizzare il valore di prossimità, costruendo una rete di poli che, se messi a sistema, possono produrre nuovi significati».

Nella foto, da sinistra, gli architetti Fanelli, Battistella e Occhinegro

 

Ai vari appuntamenti, con il ruolo di tutor, si sono alternati numerosi architetti, tra cui Azzurra Muzzonigro dello studio Stefano Boeri Architetti di Milano, Gianluca Peluffo e Domenico Faraco dello Studio Gianluca Peluffo & Partners di Savona, Matteo Schubert dell’Alterstudio Partners di Milano, Rosella Ferorelli dello Studio Small di Bari e Alessio Battistella dello Studio ARCò di Milano.     

Grande spazio quest’anno è stato dedicato al teatro, con una performance itinerante del maestro Giovanni Guarino, all’arte, con le mostre allestite in Città Vecchia organizzate da Green Routes, all’architettura e al design, con le mostre curate da Ciro Masella e dal comune di Grottaglie, alla musica, con i giovani artisti dell’Accademia dei Due Mari diretti dalla maestra Francesca Sisto, e al cinema, con le proiezione della serie Cinema-Architetturanella cornice del Molo Sant’Eligio.

L’evento è stato organizzato da Mas – Modern Apulian Style, Ordine degli architetti della provincia di Taranto e dal distretto Puglia Creativa, con il supporto e il patrocinio del comune di Taranto.

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