Inaugura stasera in Triennale, a due anni di distanza dal terremoto dell’Emilia, Terreferme, imponente e rigorosa documentazione degli effetti del sisma sul patrimonio culturale e artistico dell’area e sulle attività tuttora in corso per la sua salvaguardia e recupero.
Terreferme è più di una mostra: è un luogo – a breve anche fisico, con la prossima realizzazione di un centro di documentazione permanente nelle sale della Rocca di Finale Emilia, messe a disposizione dal Comune – per raccogliere, valorizzare, codificare e condividere con la comunità scientifica internazionale le esperienze e le competenze acquisite e condivise in questi anni dai tecnici degli istituti regionali del Ministero dei Beni Culturali e del Turismo, che hanno ideato, creato i contenuti e curato Terreferme.
lavori di messa in sicurezza in Emilia, foto di Martino Marangoni |
Realizzata con la concreta collaborazione e sostegno della Fondazione Telecom Italia, che ha messo anche a disposizione anche mezzi di ripresa e tecnologie informatiche, con largo ricorso agli strumenti di georeferenziazione, Terreferme è un interessante percorso multimediale che rende disponibili una molteplicità di contenuti e diversi livelli di approfondimento, secondo gli interessi e il grado di attenzione del singolo visitatore.
Paradossalmente, il sisma di due anni fa ha portato all’attenzione generale un patrimonio artistico e culturale tanto vasto quanto poco noto al di fuori di una ristretta cerchia di specialisti (primi tra questi i dirigenti e funzionari del MiBAC) e appassionati. La pianura padana non è la costiera amalfitana e le terre colpite sono sempre state conosciute più per il loro tessuto produttivo che per un patrimonio artistico quasi nascosto tra le pieghe del territorio. Oggi Terreferme permette di esplorare questo patrimonio a partire da riprese video aeree esplorabili a 360° (realizzate da 80 metri di altezza mediante droni) georeferenziate e navigabili, che conducono a aree di approfondimento audio e video dedicate a castelli, rocche, chiese, conventi e nuclei urbani.
L’allestimento della mostra, progettato dallo studio di Berlino Plastique Fantastique e realizzato da Wea Wagner Associati, chiamato “atmo-sfere”, si compone di leggeri volumi pneumatici attraverso i quali si snodano, mediante retroproiezioni, le riprese a volo d’uccello che permettono di inquadrare il territorio, i filmati, i racconti e le descrizioni scientifiche. Campane di vetro sospese davanti ai volumi gonfiabili mediante bracci metallici accolgono gli altoparlanti per racconti audio – udibili da tre/quattro fruitori contemporaneamente, evitando disturbanti riverberi cacofonici nell’intero ambiente – che si adattano in tempo reale ai filmati proiettati.
un´immagine dell´allestimento |
Terreferme è anche un sito www.terreferme.beniculturali.it dove è possiible consultare tutto il materiale in mostra. E poiché, fortunatamente, il lavoro di recupero prosegue, tutte le informazioni geografiche vengono aggiornate quotidianamente e sono disponibili per la consultazione sul geodatabase open-source www.patrimonioculturale-er.it.
Alla conferenza stampa di presentazione, ospiti del direttore generale di Triennale Milano Andrea Cancellato, hanno partecipato l’On. Ilaria Borletti Buitoni, Sottosegretario di Stato Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Alfredo Peri, Assessore alla programmazione territoriale e urbanistica Regione Emilia-Romagna, Carla Di Francesco, Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia-Romagna, Marcella Logli, Segretario Generale Fondazione Telecom Italia.
Alla conferenza stampa di presentazione di Terreferme, con Andrea Cancellato, da sinistra, il sottosegretario ai Beni e Attività Culturali On. Ilaria Borletti Buitoni, il direttore generale per i Beni Culturali e paesaggistici dell´Emilia Romagna Carla Di Francesco e l´Assessore alla programmazione territoriale e urbanistica della Regione Emilia Romagna Alfredo Peri. |
Mostra Terreferme. Emilia 2012. Il patrimonio culturale oltre il sisma
Dove Triennale di Milano, Viale Alemagna 6
Quando 30 maggio_20 luglio 2014 Mar_Dom 10:30_20:30 (Gio 23:00)
Ingresso libero