Al Museo Novecento di Firenze è in corso l’ultimo di sei appuntamenti dedicati all’evoluzione della sostenibilità nel corso della storia.
A cura di Mario Cucinella Architects e SOS-School of Sustainability su un’idea del direttore del museo di piazza Santa Maria Novella Sergio Risaliti, l’ultimo atto di Sustainable Thinking Evolution si concentra sul futuro.
“Chi non adotta nuovi rimedi deve aspettarsi nuovi mali, perché il tempo è il più grande innovatore“, scriveva nel XVII secolo Francis Bacon.
E la storia dell´uomo può essere riletta come una sequenza di eventi in risposta alle crisi vissute dalla nostra specie, davanti alla quale la capacità di trasformare le criticità in opportunità ha dato vita all´innovazione.
A differenza del passato, oggi vediamo con sempre maggiore chiarezza l´esito del nostro impatto sul pianeta, e come siamo riusciti a cambiare i principali processi naturali, un punto di non ritorno che escluderà ogni possibilità di remissione per i tempi a venire.
L´evoluzione umana sarà nuovamente in grado di ripristinare le sinergie con il pianeta se tiene conto del raggiungimento dei 17 obiettivi delle Nazioni Unite entro il 2030, della creazione di una grande economia circolare entro il 2050 e infine di immaginare la costruzione di comunità interconnesse entro il 2100.
Il futuro immaginato non comprende una sola ricetta, ma può essere letto come una rete di possibili percorsi e soluzioni. Sviluppo e risorse potrebbero non solo essere compatibili ma forse complementari, secondo una visione ecosistemica e rigenerativa del rapporto uomo-natura. Un´inversione di tendenza nelle emissioni climalteranti sarà quindi solo la conseguenza di un rinnovato equilibrio.
La terza evoluzione di Sustainable Thinking Evolution illustra la rete di possibili percorsi che ci guidano verso il futuro, che si sviluppa attraverso alcune sfide divenute oggi urgenti: la progressiva trasformazione dell´umanità come specie urbana, la necessità di reinventare una vita quotidiana indipendente dalla plastica, l´impatto della tecnologia digitale sul nostro modo di vivere lo spazio pubblico.
Questi tre punti di riflessione ci offrono l´opportunità di immaginare una mappa di possibili scenari verso un futuro alternativo e di mettere in discussione la storia fatta in precedenza.
Una linea temporale che cambia il suo aspetto, guardando al passato attraverso la lente di queste sfide, rivisitando la storia del rapporto tra l´uomo e la natura. Nella parte inferiore si delinea la storia percepita dal punto di vista dell´uomo, in cui il vettore di crescita è sempre stato l´innovazione nata da una condizione di crisi. Nella parte superiore è rappresentato il percorso silenzioso del Pianeta Terra, in cui il vettore del cambiamento, o meglio del declino, è l´impatto che la specie umana ha generato.
The Wall: Sustainable Thinking Evolution si inserisce all´interno dell´evento Sustainable Thinking (fino all´8 marzo 2020) organizzato dal Museo Ferragamo e dalla Fondazione Ferragamo per porre attenzione alle problematiche sempre più attuali della sostenibilità nelle più diverse forme: dall´ambiente al paesaggio urbano, dal riuso fino all´innovazione e alla sperimentazione tecnologica.