Torino-Lione, i primi nove chilometri

Lo scavo dei primi nove chilometri del tunnel di base della Torino-Lione è terminato: la fresa “Federica”, partita da Saint-Martin-la-Porte nell’estate 2016, è giunta nella grande camera ai piedi della discenderia di La Praz (una galleria di 2.480 m, completata nel 2009), dove verrà smontata. 

La cerimonia di caduta del diaframma si è svolta alla presenza di Philippe Chantraine rappresentante della DG Move della Commissione europea, del neoministro dei trasporti francese Jean-Baptiste Djebbari, con la partecipazione di autorevoli esponenti istituzionali nazionali e locali dei due Paesi. 

A fare gli onori di casa Hubert du Mesnil e Mario Virano, rispettivamente Presidente e Direttore Generale di Telt-Tunnel Euralpin Lyon Turin, il promotore pubblico italo-francese incaricato della realizzazione e della gestione della sezione transfrontaliera della linea, partecipato al 50% dallo Stato Francese e da Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane

foto ©Caroline Moureaux

 

A festeggiare il traguardo, in prima fila le maestranze coinvolte nella realizzazione dell’infrastruttura: come da tradizione nei lavori in sotterraneo, gli operai a bordo della fresa proveniente da Saint-Martin-la-Porte hanno attraversato per primi la roccia perforata. I lavoratori fanno parte del raggruppamento di imprese che si è aggiudicato la gara per il primo lotto di lavori (del valore di circa 390 milioni di euro), composto da Spie Batignolles TPCI, Eiffage TP, Ghella Spa, CMC, Cogeis Spa, Sotrabas e dai professionisti della Direzione lavori affidata a Egis e Alpina

I lavori per la grande opera europea, oggi al 18% del totale, proseguono e nei prossimi mesi sono previsti nuovi avanzamenti: dopo questa prima fresa arrivata al traguardo, altre 7 saranno attive in seguito all’assegnazione delle gare d’appalto per i restanti 4 lotti, le cui procedure sono state avviate nel corso dell’anno. 

foto ©Caroline Moureaux


Nel frattempo sono attivi 4 cantieri: a Saint-Martin-La-Porte (Francia) dove, per ragioni geologiche, prosegue lo scavo in tradizionale; a Saint-Jean-de-Maurienne (Francia) per la stazione provvisoria, che in seguito diventerà il nuovo hub multimodale con la stazione internazionale; a Saint-Julien-de-Montdenis (Francia), per la tranchée couverte, galleria artificiale che sarà l’entrata del tunnel di base; a Chiomonte (Italia) che si prepara ad aprire i lavori per il tunnel di base sul lato italiano. 

   


Nel corso dell’evento a La Praz è stato presentato un sondaggio demoscopico sulla percezione della Torino-Lione. Lo studio di BVA e Doxa rivela che l’opera gode del consenso di una vasta maggioranza dell’opinione pubblica. In un contesto in cui il sostegno al trasporto ferroviario è plebiscitario (oltre il 95% degli intervistati in Francia e oltre l’87% in Italia si dice favorevole allo sviluppo in Europa del trasporto di merci su ferro anziché su gomma), alla grande infrastruttura europea in corso di realizzazione sono favorevoli persone di tutte le fasce d’età e categorie sociali, nonché di tutti i bacini elettorali, in Francia (93%), in Italia (86%). 

L’utilità e la necessità costituiscono la base del consenso al progetto che, nei territori attraversati, è percepito come ampiamente vantaggioso dagli abitanti; la “riduzione del traffico dei camion” è l’argomentazione più largamente condivisa. La percezione positiva degli intervistati ha però ragioni diverse in Francia e in Italia: oltralpe, le considerazioni di natura ecologica (lotta al riscaldamento climatico e all’inquinamento dell’aria) dominano, mentre in Italia prevalgono le percezioni sull’interesse economico e sociale (miglioramento delle infrastrutture e delle condizioni di mobilità, creazione di posti di lavoro e così via). Significativo che anche in Valle di Susa la maggioranza dei cittadini sia favorevole all’opera (54%), mentre in Maurienne questo dato sale al 77%. 

Tra gli altri elementi evidenziati dal sondaggio c’è l’ampia conoscenza da parte degli italiani dello stato di avanzamento del cantiere sul versante francese e che le polemiche non hanno avuto particolari ripercussioni sulla percezione del progetto. 


Il tunnel di base 


Lo scavo da Saint-Martin-La-Porte a La Praz è il completamento del primo tratto di galleria dove passeranno i treni, il cosiddetto tunnel di base, opera fondamentale della tratta transfrontaliera della Torino-Lione. Si tratta della prima parte di galleria alla base del Moncenisio, che trasforma l’attuale linea di montagna in una ferrovia di pianura. Quelli realizzati dalla fresa Federica sono 9 dei 45 km di tunnel su territorio francese, scavati tra due discenderie. 

I lavori completati riguardano una delle due canne previste (una per ogni senso di marcia), quella in cui passeranno i treni in direzione Francia. Nella seconda canna transiteranno i treni in direzione Italia e la sua realizzazione è oggetto di una procedura di gara avviata. Nel cantiere del tunnel di base, oltre allo scavo meccanizzato, si scava anche una parte in tradizionale, i cui lavori proseguono. 

Raggiungere l’importante traguardo di 9 km è stato possibile grazie a fondamentali opere preliminari e complementari, realizzate prima dell’inizio e in concomitanza allo scavo di Federica: 

1. Le discenderie 

Prima dello scavo del tunnel di base, sono state realizzate due discenderie a Saint Martin la Porte. I lavori per le due gallerie rispettivamente di 2.400 metri e 1.800 metri, si sono svolti tra il 2003 e il 2010 per la prima e tra il 2015 e il 2016 per la seconda. Una delle due discenderie è stata utilizzata ora come accesso al cantiere per il tunnel di base. 

2. La fabbrica dei conci

Collegata a Saint-Martin-la-Porte e collocata in un’ex segheria convertita alle necessità del cantiere, la fabbrica di conci ha prodotto gli anelli di calcestruzzo destinati al rivestimento della galleria. Sfruttando anche il materiale di scavo adatto allo scopo, sono stati prodotti quasi 6.000 conci, di 1,5m di larghezza, 4m di lunghezza, 45 cm di spessore e dal peso di 7 tonnellate che hanno rivestito tutti i 9 km. La fabbrica ha impiegato più di 100 persone. 

3. La camera di montaggio della fresa Federica

Il montaggio della fresa ha richiesto un luogo apposito per l’assemblaggio della macchina, in postazione pronta per avviare lo scavo. Al termine della discenderia di Saint-Martin-la-Porte, è stata realizzata una camera di montaggio lunga 45 m, larga 23 m, alta 26 m. 

4. La ypsilon 

Da metà 2015 a inizio 2017, a SMLP è stata realizzata una seconda galleria di acceso al tunnel di base; l’opera ha lo scopo di bypassare l’Houllier, dove lo scavo è più complesso per la presenza di carbone e pertanto viene realizzato in tradizionale. 



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