È il grattacielo più alto d’Italia. Ma ciò che più stupisce è la leggerezza della torre disegnata da Arata Isozaki e Andrea Maffei e la tecnologia di una glass architecture che rende più luminosa anche la città riflessa dalle sue facciate.
Recenti sviluppi urbani milanesi hanno finalmente risolto il rapporto conflittuale che è sempre esistito tra la città e gli edifici alti: un altalenante “vorrei ma non posso” tra richiamo della tradizione e spinta all’innovazione (la torre Velasca dei BBPR nel 1958 si arrestò a 106 metri, giusto due in meno della madonnina che svetta in cima al Duomo e nel 1961, in segno di umiltà, una copia della medesima venne posata in cima ai 127 metri del grattacielo Pirelli).
Ma l’innovazione non è di tutti i giorni: per questo torre Allianz, primo dei tre edifici alti del business district di Citylife a essere stato completato, è così significativa. L’altezza, certo: con l’antenna – un ripetitore del segnale Rai della vicina sede di Corso Sempione – torre Allianz raggiunge i 242 metri da terra. Ma, più importante, il progetto e la tecnica costruttiva con cui viene raggiunta: otto moduli di 6 piani ciascuno, intervallati da piani tecnici, sovrapposti uno all’altro in una composizione virtualmente infinita, come la Colonna senza fine con cui si cimentò per vent’anni lo scultore Constantin Brâncusi.
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La facciata sud-est di Torre Allianz ripresa dalla città foto©Alessandra Chemollo |
Le aspirazioni ultraterrene, ammesso che ve ne siano, in torre Allianz assumono però la forma leggera di vele gonfiate dal vento con una facciata ventilata leggermente bombata in vetro e alluminio. Dovendo seguire lo stesso arco di cerchio, ogni cellula di ciascun modulo di facciata presenta una curvatura ottenuta, dopo analisi e stress test del vetro e degli elementi di sigillatura, mediante la curvatura a freddo, direttamente in fase di assemblaggio, dei vetrocamera doppi. Le vele proseguono poi, in vetro semplice fissato su travi a sbalzo e senza profili, oltre il corpo dell’edificio, accentuandone la leggerezza.
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Dettaglio della facciata ventilata foto©Alessandra Chemollo |
I core in cemento armato degli ascensori, anziché al centro sono posizionati lungo i lati corti, parte vetrati e parte opachi, della torre. Solidali ai nuclei quattro travi-cintura, le prime due realizzate in carpenteria metallica e collocate a metà altezza dopo i primi 4 moduli, le seconde in calcestruzzo armato poste in sommità, concorrono alla rigidezza strutturale dell’edificio. Infine i puntoni dorati: con una luce di 40 metri sul lato sud-est e di 60 sul fronte nord-ovest, questi elementi metallici diagonali direttamente appoggiati alle facciate sono collegati alla base a otto dissipatori che smorzano le oscillazioni orizzontali dovute all’azione del vento, migliorando il comfort abitativo interno.
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Dettagli dei punzoni foto©Alessandra Chemollo |
Torre Allianz conta 3 piani interrati e 50 piani fuori terra, inclusi 3 piani tecnici e l’atrio a doppia altezza reso luminoso da lastre verticali in vetro lunghe 8 metri. Su un interpiano di metri 3,90, al netto di controsoffitti e pavimenti flottanti ciascuno dei 46 piani per uffici ha un’altezza di metri 2,80.
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Prospetto est e prospetto nord |
Collocate a 6 metri di distanza l’una dall’altra in prossimità delle facciate vetrate, le colonne circolari con struttura mista acciaiocalcestruzzo (solo calcestruzzo e diametro ridotto ai livelli superiori) non ostacolano la vista panoramica che si gode dall’interno, verso l’arco alpino a nord-ovest e la città in direzione sud-est.
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Le scale mobili che conducono dalla piazza alla stazione della metropolitana Tre Torri foto©Alessandra Chemollo |
Il panorama è assicurato anche in fase di salita grazie a sei ascensori panoramici, dei 14 che costituiscono l’intero sistema (automatizzato, con un gruppo high-rise che serve solo i piani dal 25esimo in su) di gestione dei flussi verticali. Il podio su cui sorge Torre Allianz è collegato alla piazza del nascente business district e alla stazione Tre Torri della linea 5 della metropolitana, già attiva dallo scorso novembre: un altro fattore che contribuisce al rating Gold della certificazione Leed che l’edificio ha già ottenuto.
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Gli ascensori panoramici foto©Alessandra Chemollo |
Allianz prevede la piena operatività dei nuovi uffici, con l’assegnazione del progetto di interni e l’allestimento degli spazi, entro fine 2016/inizio 2017.
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«Con Isozaki abbiamo pensato a un grattacielo senza fine, composto da moduli che potrebbero idealmente continuare fino all’infinito. Nel progetto abbiamo diviso il core in due parti situate alle estremità con ascensori panoramici e quattro contrafforti esterni. Si tratta di un omaggio al futurismo milanese mostrando l’idea di un edificio macchina con i suoi ingranaggi a vista in continuo movimento»
Andrea Maffei