Il lavoro da casa è ormai considerato il ‘new normal’ da aziende e dipendenti in tutto il mondo ed è destinato ad affermarsi sempre più nel futuro. Questo cambia radicalmente le modalità d’uso e la percezione stessa degli spazi degli ambienti domestici.
Senza dubbio l’ideale sarebbe di disporre di spazi residenziali più ampi, come del resto confermano anche le ultime rilevazioni del mercato immobiliare, ma di fatto cambiare casa è un privilegio riservato a pochi. Ecco dunque che il mondo del design è alla ricerca di nuove soluzioni per ridurre il gap tra casa e ufficio, rendendo l’esperienza di lavoro fuori azienda adattabile a diversi ambienti.
Una risposta arriva da Pininfarina Architettura, che ha formato un team multidisciplinare di esperti per lo sviluppo di un concept di smart working kit composto da elementi modulari altamente riconfigurabili, per trasformare qualsiasi ambiente in un ufficio.
Il concept di smart working kit si articola attraverso elementi componibili che – uniti – formano un nuovo oggetto di arredo, capace di decorare la casa ma al tempo stesso sufficientemente compatto per essere trasportato durante i viaggi di lavoro.
Durante il suo utilizzo, lo smart working kit viene poi scomposto in vari elementi: un supporto per laptop, una CPU dotata di piccolo schermo, un proiettore, cassee microfono con sistema di cancellazione dei rumori, un purificatore d’aria, luci e un supporto per il riscaldamento o il raffreddamento di bevande.
Ognuno di questi elementi può essere composto a seconda delle proprie preferenze e delle condizioni di utilizzo, offrendo la massima flessibilità a chi lavora da casa.
Il concept è stato immaginato per future collaborazioni con potenziali partner industriali ed è stato sviluppato in sinergia con GET e Ni.Do, due studi di design italiani all’avanguardia nella sostenibilità ambientale e sociale.