Vincitore del concorso di idee indetto dal Comune di Sappada per un nuovo centro sportivo polifunzionale, il progetto degli studi italiani di Aurelio Galfetti e João Ferreira Nunes insieme a B+D+M stabilisce un dialogo necessario tra natura, architettura e sviluppo urbano della località turistica delle Dolomiti bellunesi.
Il progetto, che prende spunto dal crollo, il 21 gennaio del 2009, del locale Palazzetto dello Sport sotto il peso della neve, oltre alla costruzione di una nuova struttura per 300 spettatori prevede la realizzazione di un centro benessere e piscina, un nuovo albergo con 200 posti letto, parcheggi e strutture a servizio degli impianti sportivi (risalita e stadio, esistenti) e la riorganizzazione viabilistica dell’area. Il sito, in borgata Soravia, è un piano attraversato dal torrente Kratter che scende verso il Piave. E´ proprio la geografia del luogo, insieme alle esigenze architettoniche, a determinare il concept del progetto: edifici dai lunghi fronti con coperture piane a verde molto sporgenti disegnano una linea dritta, attraversata dalla sinuosa linea curva del torrente che, adeguatamente irreggimentato, taglia il sito prima di gettarsi nel Piave. Lungi dal venire dissimulata, l’artificialità dell’architettura stabilisce cos., lasciandosi scorrere attraverso, un dialogo con la natura. Il paesaggio come lo conosciamo nasce sempre dal dialogo tra la forza della natura e la volontà dell’uomo di riordinarne il caos primigenio, e la sua qualità vien meno quando una delle due voci, in genere quella dell’uomo, è esageratamente alta, spesso per ragioni di mera speculazione. Qui entra in gioco la terza componente del progetto, quella urbanistica: la linea dritta degli edifici esprime visivamente, come una diga, il limite dettato dalla geografia del luogo, qualificando il paesaggio a valle e costringendo a densificare la zona residenziale a monte, con costruzioni che pur con caratteri architettonici diversi dovranno necessariamente seguire le linee di forza derivanti dall’incontro del piano inclinato del cono di deiezione (già parzialmente edificato) con il piano orizzontale del nuovo intervento.
Pianta livello +1223,80: struttura polisportiva, centro benessere, albergo. |
Il nastro degli edifici pubblici, tutti raggiungibili lungo percorsi pedonali separati dalla viabilit. motorizzata, è caratterizzato da grandi vetrate aperte a sud verso la valle del Piave e protette da brise-soleil in legno, mentre il ridisegno della viabilità definisce a nord una piazza da cui è possibile accedere ai parcheggi interrati e su cui si aprono gli ingressi del centro benessere e dell’hotel. Il letto del torrente, attraversato da molte piccole dighe che fungono da attraversamenti pedonali e da sbarramenti per l’acqua nei periodi di piena, diventa lo spazio di orientamento per tutta la viabilità. I bordi arginati vengono ridisegnati come un corso d’acqua forestale, mantenendo una vegetazione dal carattere libero, naturale, che passando attraverso il limite costituito dagli edifici ne rompe il bastione edificato. Nuovi parcheggi scoperti organizzati su terrazze all’estremità ovest dell’area riprendono l’orientamento dato dagli edifici ad uso pubblico. Una lunga rampa pedonale li collega all’ingresso del palazzetto dello sport, posto direttamente alla quota degli spalti, mentre gli atleti entrano dalla quota di ingresso al parcheggio interrato. Un nuovo posteggio temporaneo posto di fronte all’hotel amplia l’offerta limitatamente al periodo di apertura dei vicini impianti di risalita, collegati con una corsia riservata anche al parcheggio pubblico interrato, ridisegnato a livello della copertura per mitigarne l’impatto.
IL GRUPPO DI PROGETTAZIONE
LVL Architettura Lo studio associato LVL Architettura di Padova nasce dalla collaborazione tra l’architetto Aurelio Galfetti (Lugano, 1936) e l’ingegnere Luciano Schiavon (Piove di Sacco, 1962) in occasione della progettazione del Net Center di Padova, la torre rossa giudicata nel 2011 tra i quattro migliori grattacieli d’Europa dal Council on Tall Buildings and Urban Habitat di Chicago. A questo sodalizio è riconducibile la realizzazione dell’Adria Center, i progetti per il quartiere San Lazzaro di Padova e numerosi altri progetti di edilizia pubblica e residenziale nel Nord Est. Laureato al Politecnico di Zurigo, professore invitato al Politecnico di Losanna e all’UP8 di Parigi, fondatore insieme a Mario Botta dell’Accademia di Mendrisio di cui è stato per 10 anni direttore, con studi a Lugano e Ginevra, Aurelio Galfetti ha realizzato più di 80 progetti, tra cui numerosi interventi di restauro monumentale. Nel 2003 ha vinto il premio Grand Publique de l’Architecture del Ministero Francese della Cultura per la Scuola Nazionale di Musica di Chambery.
PROAP Italia João Ferreira Nunes (Lisbona, 1960) si laurea in architettura del paesaggio nel 1985 presso l’Istituto Superiore di Agraria dell’Università di Lisbona, dove esercita tuttora la docenza, e nel 1996 consegue un master in architettura del paesaggio presso la Scuola Superiore di Architettura dell’Università Politecnica di Catalogna a Barcellona. Fondatore dello studio PROAP di Lisbona, con cui esercita la sua attività professionale, tiene seminari e conferenze presso numerose università nel mondo, tra cui lo IUA V e il Politecnico di Milano. Proap Italia nasce nel 2008 in collaborazione con la società di urban management d-recta (De Zan, Dal Mas, Donadello, Menegotto, Pagani) di San Fior. Proap Italia ha già partecipato con successo a concorsi nazionali e internazionali di riqualificazione ambientale, urbana e paesaggistica.
B+D+M architetti associati Lo studio B+D+M architetti di Padova, fondato da Alex Braggion (1972), GianPaolo di Benedetto (1972) e Paolo Meneghetti (1972), tutti laureati in Architettura allo IUA V, si occupa di progettazione architettonica e pianificazione urbanistica. Tra i concorsi vinti, quelli per la realizzazione di una struttura sportiva polifunzionale a Correzzola (Pd) nel 2005, la riqualificazione del centro storico di Jesolo (Ve) nel 2010 e la nuova Cittadella della Salute a Montebelluna (Tv) nel 2011.