UN UFFICIO INTERATTIVO

Ogni giorno intorno a mezzanotte RaiNews presenta le anteprime dei quotidiani con banchi video che al tocco ingrandiscono le miniature delle prime pagine di domani. All’inizio il sistema non funzionava benissimo e spesso i giornalisti si affannavano in buffi movimenti per ottenere obbedienza dalla tecnologia incorporata nel banco, ma l’effetto era sorprendente.

Sono bastati pochi anni perché quei gesti, e molti altri, diventassero abituali per tutti noi, con la diffusione di massa di smartphone e tablet a schermo tattile.

Prima ancora, ma con minore popolarità, erano state introdotte sul mercato consolle di videogiochi, tra cui Microsoft X-Box, sensibili al movimento a distanza. Per giocarci, in case sempre più piccole e soggiorni progettati per i caminetti, bisognava riconfigurare metà dell’arredamento di casa.

Oggi, e per quel che ci risulta per la prima volta, questi prodotti della tecnologia vengono strutturalmente incorporati in oggetti di arredo – banchi e pareti – nel nuovo briefing center della sede svizzera di Microsoft, a Wallisellen, presso Zurigo.

Il progetto è stato sviluppato dallo studio di architettura COASToffice di Stoccarda e riguarda l’area di circa 100 mq destinata, all’interno della sede svizzera di Microsoft, alle presentazioni commerciali e agli incontri di formazione e aggiornamento.

Qui, pareti nere in vetro e arredi dalle forme fluide e dinamiche realizzati in pietra acrilica Hi-Macs sono stati dotati di tecnologie Microsoft Kinect (estensione per PC dei sensori di movimento inizialmente realizzati per X-Box) e Surface (il tablet di Microsoft) per creare interazione tra i consulenti dell’azienda, gli utenti e i prodotti: la presentazione può essere fatta in piedi o da seduti, passando rapidamente da una presentazione di gruppo a un incontro individuale. La transizione fluida da conversazione in piedi a presentazione pratica da seduti consente di rispondere individualmente ai vari clienti.

La parete nera, che svolge funzioni espositive tradizionali, funge anche da schermo e si estende per celare un guardaroba, la caffetteria e una piccola area magazzino.

pianta del briefing center, che occupa una porzione degli uffici svizzeri di Microsoft

 

Mentre l’arredo convenzionale degli ambienti attigui, destinati a riunioni e conferenze, lascia supporre che lì si faccia ancora uso di Powerpoint, l’area espositiva presenta un bancone centrale dalle forme curve, a un tempo fluide e scultoree, rese possibili dall’uso della pietra acrilica termoformabile che non presenta giunzioni

di sorta (non è un caso che Hi-Macs sia uno dei materiali preferiti da Zaha Hadid) e che per la ridotta porosità è adatta per spazi ad elevata frequentazione.

La palette di colori neutri (bianco e nero, arricchiti da motivi grafici che sottolineano la tridimensionalità delle nuove soluzioni e fungono da elementi di separazione con gli altri ambienti) è pensata per sottolineare l’immagine di futuro possibile e per non interferire con gli effetti delle presentazioni.

Il mondo è sempre più connesso, ma quando arriviamo a casa (o in ufficio) appoggiamo il nostro smartphone sulla credenza della nonna; il router Wi-Fi, il lettore di dvd e Sky formano inestricabili accrocchi di cavi. È ora che gli arredi e gli spazi in cui viviamo prendano nota dei cambiamenti.

Dopo l’evoluzione nei materiali e nei sistemi costruttivi, architettura e design si faranno guidare dall’evoluzione degli stili di vita e delle tecnologie informatiche?

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