Un viaggio, opere di Gabriella Benedini alla Fondazione Sabe a Ravenna

Sabato 26 marzo 2022 a Ravenna la Fondazione Sabe per l’arte presenta la mostra personale di Gabriella Benedini (Cremona, 1932) dal titolo Un viaggio, a cura di Francesco Tedeschi.

Lo spazio espositivo, inaugurato lo scorso novembre apochi passi dal MAR – Museo d’Arte di Ravenna, intende porsi quale punto di riferimento per la promozione e la diffusione dell’arte contemporanea, con una particolare attenzione alla scultura.

La mostra, che proseguirà fino al 16 luglio 2022, riprende un filone del lavoro di Gabriella Benedini incentrato su alcune opere realizzate tra il 2005 e il 2007 e reinterpretate per l’occasione con nuove integrazioni ed elaborazioni.

Il focus centrale è dedicato a lavori che rimandano ai viaggi compiuti negli anni Settanta,in luoghi che hanno costituito per l’artista serbatoi di memorie e di emozioni, in particolare l’Iraq, l’Afghanistan e alcuni territori dell’Asia.

Riemersi a distanza di tempo nel suo immaginario, hanno dato vita alle “Mappe” e alle sculture in cui si sovrappongono riferimenti agli strumenti di misurazione e manifestazione sonora come le “Arpe”, da lei create tra gli anni Novanta e i primi Duemila e ora oggetto di rivisitazione per effetto della presenza di ulteriori elementi narrativi. In dialogo diretto con queste ultime si aggiungono le “Vele”, simboli di una navigazione in atto.

Gabriella Benedini, Mappa, 2005-2019. Tecnica mista e collage su garza, cm 175 x 150
Gabriella Benedini, Arpa di Ninive, 2005. Scultura polimaterica in vetroresina, cm 225 x 80 x 40 circa

La mostra presenta alcuni lavori di carattere ambientale, dove alle “Arpe” si affiancano parti di relitti marini, e alcuni lavori a parete, tra i quali alcune delle maggiori “Mappe”, nelle quali forme e colori estremamente ridotti riportano le tracce di luoghi dimenticati nelle pieghe della storia.
Un lavoro implicitamente “archeologico”, che rivela però il suo interesse anche in relazione al modo in cui quella parte del mondo quasi trascurata, apparentemente, negli equilibri mondiali del Novecento e nelle più immediate destinazioni di viaggio da alcuni decenni è tornata ad avere una sua prepotente evidenza.

Gabriella Benedini, Memorie del vento / Vele, 2004. Scultura legno, tela e ferro, cm 240 x 60 x 166; 230 x 50 x 156; 220 x 60 x 146

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