UNA MAS WEEK PER RIPENSARE TARANTO

Conclusa la terza edizione della Mas Week, il festival dell’architettura, del design e dell’arte di Taranto.

La settimana ha chiamato a raccolta architetti, design e creativi da tutt’Italia per un appuntamento dedicato all’architettura, all’urbanistica, al design, all’arte, al cinema, alla moda e allo sviluppo economico.

New Dress for a New City, un nuovo abito per una nuova città era il claim della settimana, un evento ideato da Giuseppe Fanelli, Gemma Lanzo e Francesco Lasigna, fondatori della società di architettura e ingegneria Mas.

Cuore della Mas Week il workshop dal titolo From the Sea to the Land, diretto da Gianluca Peluffo: Tema centrale la riconnessione tra il porto e la concattedrale di Gio Ponti. Cinque i tutor: Marco Arioldi (Agence Rudy Ricciotti, Bandol, Francia), Alessio Battistella (Arcò, Architettura e Cooperazione di Milano), Daniela Cavallo (Studio Linea Curva di Verona), Domenico Faraco (Gianluca Peluffo & Partners di Savona) e Isidoro Pennisi (Università Mediterranea di Reggio Calabria).

«Abbiamo cucito un nuovo abito per la città di Taranto – ha affermato Giuseppe Fanelli. Abbiamo immaginato una smart city immersa nel verde, partendo dal desiderio di vedere valorizzato quel gioiello di architettura contemporanea che è la concattedrale Gran Madre di Dio. Gio Ponti ci ha suggerito le keywords del progetto e iniziando da questo abbiamo cercato di dare un nuovo respiro alla concattedrale creando due piazze, entrambe verdi e alberate.

Abbiamo addirittura lasciato, come desiderava Ponti, che il verde invadesse il suo edificio. In questo modo, su viale Magna Grecia nasce un sottopasso per creare un nuovo grande spazio urbano che connetta la concattedrale a una sorta di rambla.

Via Dante, così ripensata, scende fino al mare, offrendo alla città nuovi luoghi panoramici, dove il suono e il profumo del mare e i mille colori del tramonto accompagneranno attività sportive, incorniceranno isole di relax per suscitare benessere psicofisico ideale per chi vive la città».

La Concattedrale di Taranto di Gio Ponti

 

Nei giorni della Mas Week anche i cittadini sono stati coinvolti in un processo di partecipazione sui temi dell’abitare, dell’architettura, della rigenerazione urbana, della cultura e dello sviluppo economico.

A partire da quest’anno la settimana si è aperta alle scuole con un incontro giornaliero denominato Agorà ragazzi.

   
  Guarda il video   


Taranto secondo Gianluca Peluffo

«Taranto rappresenta per l’Italia e il Mediterraneo un’idea di futuro possibile, da costruire nella riabilitazione contemporanea di un corpo ferito, ma vivo. 

Così come avviene per il Mare Piccolo – dice Gianluca Peluffo– i “citri” che sono capaci di ossigenare l’acqua quasi ferma, il lavoro dei workshop si è concentrato sull’individuazione di “citri urbani”, in grado di riabilitare il senso di comunità e bellezza.

Considerando l’Architettura lo spazio, il corpo parlante, la connessione fra singolo e collettività, il luogo di costruzione del cittadino, la sfida di collegare il Mare (i Mari) di Taranto alla Concattedrale di Gio Ponti, è stata così affrontata individuando questi luoghi, elementi, fattori di ossigenazione, la Biblioteca Comunale del Centro Direzionale Bestat, l’asse di via Dante, la Concattedrale stessa: connettendo e trasformando questi elementi attraverso il trionfo della natura mediterranea, spontanea e rigogliosa, attraverso il concetto di Giardino Mistico e un’idea comunicativa e culturale che vede nelle figure e nei colori, nel “portato decorativo di appartenenza” della Chiesa di Ponti, i gruppi di lavoro hanno elaborato una serie di interventi condivisi e compatibili, interconnessi, capaci di innescare il “chiasma”, la connessione energetica, i “citri” per la Taranto del futuro. Come cuore del Mediterraneo».

© 2020 IoArch. All Rights Reserved.

Scroll To Top