UNA SERIE DI INCONTRI ALLA FONDAZIONE PORTALUPPI

Porte aperte alla Fondazione Piero Portaluppi con Portaluppi Circus, tre cicli di incontri aperti al pubblico per raccontare e avvicinare l’architettura ai non addetti ai lavori, in programma da novembre 2015 a giugno 2016. Ideato dall’architetto Alessandro Scandurra, direttore scientifico della Fondazione, il progetto intende riflettere sul mutamento delle città con il contributo del filosofo Luca Illetterati, dello storico Guido Beltramini, dell’esperta di social housing Federica Verona e del fotografo Filippo Romano, che insieme affronteranno tre temi ispirati dall’eclettismo di Piero Portaluppi: Public Art e Monumenti della Memoria (17 e 25 novembre 2015), Gli interni popolari, borghesi, di lusso e portaluppiani. La rappresentazione di sé nella propria abitazione (gennaio 2016), Atlanti personali La costruzione dei propri limiti (aprile 2016).

 

Public Art, 17 novembre 2015

Interverranno Gabi Scardi, Garutti, Luca Illetterati

Monumenti della Memoria, 24 novembre 2015

(Teatro di Burri, Giardino dei Giusti, Binario 21)

Qual è il ruolo dell´arte nelle città, quali sono i nuovi monumenti e in quali valori ci riconosciamo come cittadini? Quali forme deve avere oggi un monumento per riuscire ad accendere un sentimento di partecipazione? Come agiscono oggi i monumenti nella comunità?

La memoria di fatti, persone, eventi importanti si sedimenta nelle città in statue, lapidi, spazi e giardini. L´ago di Oldenburg, il monumento a Pertini di Aldo Rossi e il dito di Cattelan, Binario 21 e il Giardino dei Giusti, il Teatro Continuo di Burri sono luoghi emblematici che dilatano il tempo e il pensiero, e ci chiedono un´attenzione speciale quando si incontrano.

 

 

Monumento ai caduti di Baceno, Baceno (Verbania) 1919-1920


Gli interni (popolari, borghesi, di lusso e portaluppiani)

La rappresentazione di sé nella propria abitazione – Gennaio 2016

Quali sono le particolarità che fanno di un luogo il proprio luogo? abitare uno spazio e sentirsi rappresentati in maniera precisa o vaga, consapevole o inconsapevole. Accoglienza, intimità o rappresentanza possono determinare uno spazio. Quali elementi utilizza un architetto per trasformare un interno in un racconto? Fino a che punto un architetto può comprendere e interpretare le necessità di un committente? Si analizzeranno periodi e necessità diversi attraverso i racconti sugli interni borghesi di Piero Portaluppi e i progetti di autori contemporanei.

 

Atlanti personali

La costruzione dei propri limiti – aprile 2016

 

Gli architetti lavorano costantemente alla costruzione di archivi personali, delle vere e proprie mappe d’invenzione per navigare nel proprio mondo di riferimento. Si tratta di traiettorie costruite nel tempo che coinvolgono in maniera differente i progetti realizzati da un architetto durante la sua carriera. Si trovano influenze di Gaudì e Saarinen nel lavoro di Santiago Calatrava, di Carlo Scarpa in Umberto Riva, di Jean Prouvè in Renzo Piano. Quali sono i sistemi per realizzare il proprio quadro di indizi e trovare una risposta alla propria ricerca?

 

 

Portaluppi circus
Novembre 2015 – Giugno 2016
Via Morozzo della Rocca 5, Milano

 

 

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