Secondo il centro studi di Unicmi, l’Unione Nazionale delle Industrie delle Costruzioni Metalliche dell’Involucro e del Serramento, la ripresa del settore delle costruzioni nel 2021 sarà del 7,5%, un incremento più che doppio rispetto alle previsioni di inizio anno, e crescerà nel 2022 di un ulteriore 5,4% (a condizione che non si presenti una nuova ondata pandemica o schock finanziari al momento non prevedibili).
In questo quadro il mercato dei serramenti crescerà nel 2021 dell’8,6% (+12% nel segmento residenziale).
La forte ripresa è un effetto dello straordinario sviluppo del mercato della sostituzione dei serramenti nel comparto residenziale. Le stime indicano che la domanda di serramenti generata grazie ai diversi strumenti attualmente in vigore (55% con sconto in fattura, Bonus Casa e Superbonus) sfiorerà i 2 miliardi di Euro (1,96 miliardi di Euro), in aumento del 37% rispetto a 1,41 miliardi di euro del 2020. Gli incentivi generano il 70% della domanda di serramenti nel mercato residenziale.
Un contributo rilevante alla crescita verrà anche dal mercato della sostituzione nel segmento commerciale e terziario, dove le imprese investiranno nell’ammodernamento degli immobili grazie alla possibilità di diminuire il proprio carico fiscale. Il mercato dei serramenti nel segmento non residenziale crescerà complessivamente del 3,9% nel 2021 e del 2,8% nel 2022.
Il mercato delle facciate continue, che nel 2020 non avevano particolarmente risentito della crisi, crescerà in linea con il mercato non residenziale nel 2021 (+3,9%) e dell’1% nel 2022. Quest’ultimo dato è determinato dalla conclusione di importanti iniziative immobiliari attualmente in corso di realizzazione e dalle forti tensioni sui prezzi, che determineranno un effetto negativo sul valore del mercato.
L’analisi dei bilanci dei costruttori di serramenti metallici e di facciate continue evidenzia un netto miglioramento delle previsioni per la chiusura del 2020 e per le proiezioni relative al 2021. L’impatto del Covid sulla redditività operativa (ROS) sarà rilevante nel 2020 soprattutto per i costruttori di facciate, che nel 2020 hanno subito i maggiori rallentamenti dei lavori, ma il recupero per il 2021 sarà eccellente. Confrontando i bilanci dei costruttori di serramenti in diversi materiali (alluminio/metallo, PVC e legno) si rilevano dati critici nel 2020 solo per i costruttori di serramenti in legno; si confermano le eccellenti performance dei costruttori di serramenti in PVC, che recupereranno pienamente quanto perso nel 2020.
«Si tratta di dati eccezionali legati sicuramente all’effetto degli incentivi fiscali – ha commentato Carmine Garzia, responsabile scientifico dell’Ufficio studi UNICMI – ma beneficiano anche del generale clima di ottimismo sulla ripresa economica. La reperibilità delle materie potrebbe però determinare un rallentamento della crescita e una contrazione dei margini. Le aziende non dovranno cadere nella trappola della crescita ad ogni costo, preservando i livelli di efficienza raggiunti e continuando a investire in innovazione di prodotto».