URBANPROMO, PERIFERIE A CONFRONTO

In occasione della 16^ edizione di Urbanpromo Progetti per il Paese (Torino, 12-15 novembre) si è discusso di rigenerazione delle periferie. Nel convegno Politiche integrate per la rigenerazione delle periferie urbane sono stati messi a confronto i casi di Torino, Milano, Napoli e Marsiglia, quest’ultima da considerare come modello da cui trarre spunto per possibili politiche di riqualificazione urbana delle città italiane.

Per Milano l’attenzione è stata posta sul quartiere Corvetto, nella zona sud della città, dove è stato sviluppato Made in Corvetto, il primo spazio di aggregazione di Lacittàintorno, programma triennale ideato da Fondazione Cariplo per trasformare le aree urbane periferiche in luoghi di incontro e di sviluppo culturale e sociale, agevolando anche l’apertura di nuove attività economiche. All´interno del mercato comunale coperto di piazzale Ferrara sarà presto inaugurato Made in Corvetto, il primo dei Punti di comunità o PuntoCom realizzato da Lacittàintorno.

Si tratta di luoghi aperti e plurali dove incontrarsi, fruire di servizi e partecipare ad attività aggregative, formative, orientate al lavoro e alla cittadinanza attiva. In ogni area d´intervento l´avvio del Punto di comunità avviene parallelamente all´attivazione di altre iniziative diffuse per creare le basi di una nuova infrastrutturazione fisica e sociale del territorio, capace di ricucire e rivitalizzare le relazioni, attivando nuove connessioni di natura sociale, economica, ambientale e culturale.

Per Torino centro dell´attenzione è stato il quartiere di Mirafiori, con le attività della Fondazione della comunità di Mirafiori onlus, nata nel 2008 su iniziativa di un insieme di realtà del terzo settore (riunite nell´associazione di secondo livello Miravolante) e di Compagnia di San Paolo. L´obiettivo era stabilizzare i risultati del processo di rigenerazione urbana avviato nel 2001 dalla Città di Torino con il Pru di via Artom attraverso la valorizzazione delle risorse private e il loro reinvestimento in processi di interesse comune per il quartiere. La Fondazione realizza attività di solidarietà sociale e di pubblica utilità, promuovendo lo sviluppo e il miglioramento della qualità della vita degli abitanti di Mirafiori sud. In particolare la Fondazione Mirafiori opera su quattro assi di intervento: socialità; istruzione, lavoro e luogo, per contrastare il degrado.

A Marsiglia si invece partiti dalla connessione con il piano nazionale di riqualificazione gestito dall´Agenzia nazionale per il rinnovo urbano. Il piano 2005-2020 ha previsto un investimento nazionale di 45 miliardi di cui 12 provenienti dall´Agenzia e dai suoi partner. A Marsiglia, nel 2019 (il piano 2005-2020 prevede per la città un investimento di un miliardo e mezzo), si è arrivati a realizzare il 92 per cento delle demolizioni: infatti, la quasi totalità del patrimonio abitativo esistente viene demolito e ricostruito con volumetrie inferiori e una migliore distribuzione degli spazi. Al 2018 il piano nazionale conta 157mila demolizioni, 137mila alloggi ricostruiti, 336mila alloggi riqualificati. Il prossimo piano, che partirà nel 2020, impegnerà la Métropole Aix-Marseille-Provence per il rinnovo urbano di undici quartieri di priorità nazionale, di cui nove sono situati sul territorio di Marsiglia.

Per Napoli, Cassa depositi e prestiti ha presentato il caso della valorizzazione del complesso immobiliare dell´ex Manifattura Tabacchi. Il complesso è stato acquisito da CdP Immobiliare dello Stato nel 2003 e inizialmente era destinato a ospitare la nuova Cittadella della Polizia. Venuto meno il progetto originario, ne è stato elaborato uno di quartiere integrando funzioni prevalentemente residenziali, terziarie, commerciali e servizi pubblici con grandi spazi verdi. La sottoscrizione della convenzione urbanistica è prevista entro la fine dell´anno. L´obiettivo di Cassa depositi e prestiti è stimolare, attraverso un rilevante intervento di rigenerazione urbana, gli investimenti privati per le vaste aree ex industriali attualmente dismesse presenti nella zona e innescare processi virtuosi che possono fare da volano per la zona orientale della città, estendendo i suoi effetti anche al resto dell’area metropolitana.

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