Metamorfosi: dalle radici all’albero. Il mestiere dell’architetto è il titolo della lectio magistralis che l’architetto Mario Cucinella terrà venerdì 15 giugno (ore 18:00) in Sala dei Gigli a Palazzo Vecchio di Firenze.
Curatore del Padiglione Italia alla 16. Biennale di Architettura di Venezia e fondatore dello studio MCA Mario Cucinella Architects, da oltre venti anni Cucinella porta avanti una ricerca sulla progettazione architettonica e urbana in continuità con soluzioni bioclimatiche e uso razionale di risorse, integrandovi estetica e qualità strutturale.
La natura, il luogo e le rispettive implicazioni sociali e culturali sono le fonti primarie di ispirazione: elementi necessari per progettare un’architettura in grado di soddisfare i bisogni e le esigenze della società di oggi, offrendo spazi confortevoli e stimolanti.
«I bisogni delle persone stanno cambiando e si prospettano nuove sfide economiche e ambientali – spiega Mario Cucinella. L’architettura è chiamata ad offrire le giuste risposte in armonia con l’ambiente e il contesto culturale. Ma c’è ancora un evidente scollamento tra le ambizioni e i risultati quando si parla di sostenibilità. Per colmare il divario è necessario ridisegnare la figura professionale dell’architetto attraverso i nuovi strumenti di lavoro e percorsi di apprendimento mirati. Immaginare edifici sostenibili vuol dire aprire un profondo dialogo con il clima e con il luogo. Dobbiamo immaginare edifici a bassa tecnologia per far lavorare di più la forma e i materiali, i quali stanno diventando sempre più parte attiva nel risultato, svolgendo un lavoro invisibile all’interno di una nuova economia circolare. Questo processo mi sembra più vicino alla complessità della natura piuttosto che a quella dell’artificio meccanico. Edifici con alto grado d’empatia, un’empatia creativa».
Modelli di studio di MCA Mario Cucinella Architects per la nascente torre Unipol a Milano |
Durante la lecture del prossimo 15 giugno, l’architetto stesso offrirà spunti al pubblico per una progettazione sostenibile, empatica e creativa, dando la propria interpretazione su ciò che significa “fare il mestiere dell’architetto” oggi.
L’iniziativa si ricollega a Paradigma. Il tavolo dell’architetto, l’esposizione ideata da Sergio Risaliti e curata da Laura Andreini con cui l’architettura entra da protagonista al Museo Novecento con l’allestimento di un’ala del loggiato che fino al 21 giugno ripropone un angolo dello studio bolognese di Cucinella, con piante di banano e plastici di studio, mostrando il grado zero della creazione, il tavolo dell’architetto appunto.
Il ‘tavolo’ di Cucinella è un banco di prova per architetti e giovani studiosi che sono invitati a partecipare alla discussione di venerdì 15 giugno.
Ingresso libero fino a esaurimento dei posti.