Selezione ADI Design Index 2020, Wave di AGB è del tutto diversa dalle migliaia di maniglie viste finora: la sua caratteristica fondamentale è la completa planarità (la sporgenza è nell’ordine di pochi millimetri) alla superficie della porta.
Il gesto di apertura e chiusura da rotatorio diventa assiale, con un movimento fluido a partire dall’incavo verticale che dà anche il nome al prodotto.
Wave può essere installata su porte a battente, a filo parete, scorrevoli, con telaio in legno e alluminio, su porte in vetro/alluminio e su porte tutto vetro.
Il sistema di chiusura, nella parte inferiore, fa corpo unico con la maniglia, ridisegnando così i codici estetici tradizionali: impugnatura e chiusura diventano un’area unica all’interno della superficie della porta e possono ripetersi uguali per tutti i diversi tipi di chiusura presenti in un ambiente.
Anzi, come dimostrano progetti già realizzati – ad esempio dallo studio Didonè Comacchio, uno dei primi ad avere scoperto le potenzialità di Wave – può diventare un elemento caratterizzante, nella medesima cromia della porta o in netto contrasto, con finiture analoghe a quelle di altri elementi del fitting degli interni come le placche elettriche.
Fondamentale per il progetto di interni anche la possibilità di utilizzare la medesima maniglia su porte a battente e su porte scorrevoli, nonché l’indubbio vantaggio di una maniglia planare in ambienti angusti, dove anche un ingombro di pochi centimetri riduce lo spazio di passaggio utile.
Realizzata in zama e disponibile in diverse finiture, Wave non ha viti a vista e permette un montaggio veloce delle quattro versioni disponibili (foro bagno, foro chiave, foro cilindro e cieca) anche su porte di spessore ridotto.
Non nuova alla selezione per il Compasso d’Oro (l’alzante scorrevole Imago è del 2014, la serratura magnetica per porte in vetro Vitra del 2015 e la serratura elettronica per hotel Opera Bit del 2016), con lo sviluppo di Wave – durato più di tre anni – AGB-Alban Giacomo Spa, attiva dal 1947,è entrata in un nuovo settore, reinventando da principio il prodotto maniglia con le necessarie caratteristiche tecniche e di resistenza (la maniglia è l’oggetto di uso più frequente) con una soluzione che se da un lato rivoluziona l’idea stessa di maniglia, dall’altro sa adattarsi al mercato delle porte perché non richiede interventi diversi da quelli già in uso per le maniglie tradizionali.