Prodotta da Nam-Not a Museum nel contesto prima edizione di residenze d’artista Superblast (aprile-settembre 2021), per la seconda edizione di We Will Design arriva negli spazi di Base Micromegàsuoni, del collettivo di artisti Iper-collettivo (Marco Conti, Giulia Landini, Lorenzo Romaniello, Lorenzo Vacirca).
L’installazione è una scultura in legno multistrato composta da due totem identici ma collocati in due luoghi comunicanti: la città e la foresta. Il suono del bosco sarà amplificato dalla forma della struttura, che funziona come cassa di risonanza.
Micromegàsuoni nasce dall’osservazione di un fenomeno empirico e dalla volontà di riconciliare il paesaggio urbano e quello naturale tramite un’esperienza condivisibile a livello individuale e collettivo.
Un grammofono, un megafono: il primo, collocato nella foresta certificata del Piegaro in Umbria, registra e raccoglie i suoni ambientali di alcune riserve naturali individuate nella regione Toscana, mentre il secondo collocato negli spazi in rigenerazione di Manifattura Tabacchi a Firenze funziona da cassa di risonanza nello spazio antropizzato. L’opera sdoppiata nello spazio e ricongiunta nel tempo del suono procura così un rifugio, un riparo per chi vive la città, e uno stimolo a percorrere il suono nella direzione opposta, verso la foresta, nel tentativo di reintegrare due ambiti che la modernità ha separato.
Micromegàsuoni è una scultura in legno multistrato interconnessa attraverso diaframmi poligonali installati a distanza costante e con dimensioni crescenti che si muovono verso l’estremità aperta del totem. L’opera è stata realizzata in collaborazione con Pefc, con il contributo di Fondazione Listone Giordano – Margaritelli Spa.