Il Premio Architettura Città di Oderzo (PAO), giunto alla sua XVII edizione, nel prossimo mese di aprile renderà noti il progetto vincitore e i segnalati, scelti da una giuria presieduta da Paolo Baratta e composta da Maria Claudia Clemente, Alfonso Femia, Carlo Birrozzi e Massimo Tonello.
Il momento della premiazione conferma la continuità con la quale dal 1997 a oggi il Premio – che dal 2006 ha assunto cadenza biennale – promuove l’architettura di qualità. Nel corso dei 24 anni trascorsi dalla prima edizione sono state oltre 1.400 le opere presentate, quasi tutte – tranne rare eccezioni – realizzate nel Triveneto, come richiesto dal Premio, attento al territorio e alle ricadute di tali opere sulla comunità.
Per la loro qualità, i progetti selezionati e premiati nelle diverse edizioni del Premio sono diventati oggetto di interesse della critica di architettura nazionale e internazionale. Citiamo tra gli altri la Casa e atelier d’artista di MoDus Architects a Castelrotto (Bolzano), la Cantina Hofstatter a Termeno (Bolzano) di Walter Angonese e Markus Scherer, la Scuola d’infanzia a Covolo di Pederobba (Treviso) di C+S associati, il Tabià a Selva di Cadore (Belluno) di EXiT architetti associati, la Casa C a Vicenza di Vittorio Longheu, i Socialofts a Oderzo (Treviso) di Alfonso Cendron, Due case private a Moruzzo (Udine) di GEZA.
Diversi sono gli architetti che più di una volta hanno vinto o sono stati segnalati, tanto che il Premio costituisce oggi un vero e proprio “archivio” capace di testimoniare la crescita e l’evoluzione progettuale di altrettanti studi di architettura.
Organizzato dal Comune di Oderzo, dalla Provincia di Treviso, dall’Ordine Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori della Provincia di Treviso, dalla Fondazione Oderzo Cultura e da Assindustria VenetoCentro, il Premio nasce in ambito pubblico con la ferma convinzione che l’interazione con il mondo professionale e con quello imprenditoriale possa produrre processi virtuosi di ampio respiro.
Per la XVII edizione del Premio sono state valutate 111 opere, 74 delle quali afferiscono alla sezione “PAO XVII”, 22 alla sezione “Architetture dei luoghi del lavoro” e 15 alla nuova sezione “Architetture di montagna”.